VIDEO | Contro il paventato riassetto dello spoke condiviso tra la città del Santo e Cetraro hanno manifestato uniti nella difesa del nosocomio che rischia un trasferimento di reparti, con annesse e connesse perdite di servizi
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La cronaca del pomeriggio di protesta che Paola ha vissuto nella giornata di venerdì scorso, parla di un’iniziativa pressoché riuscita, partecipata da un cospicuo numero di persone che, a tratti, hanno dato segni di un entusiasmo simile a quello che si avverte nell’aria durante le campagne elettorali.
Organizzato dal Comitato per il Diritto alla Salute, organismo di recente costituzione, animato anche da esponenti riconducibili alla politica rappresentativa locale, di cui l’avvocato Graziano Di Natale - ex segretario questore del Consiglio Regionale della Calabria, ex presidente f.f. della Provincia di Cosenza, ed ex consigliere comunale paolano - è senz’altro il membro più rappresentativo, il corteo partito dal nosocomio cittadino è culminato in un incontro di piazza, dove è stato possibile assistere a diversi interventi al microfono.
Sotto lo sventolio di bandiere del comitato, del PD e della Uil, a rendere consistente il flusso di persone che ha attraversato le vie principali del centro per ritrovarsi, sotto l’Arco di San Francesco, dalla parte di Piazza del Popolo, sono stati cittadini preoccupati per le sorti dell’ospedale, esposto all’eventualità di un trasferimento di reparti, con annesse e connesse perdite di servizi.
A prendere la parola dal palchetto allestito per la circostanza, sono stati principalmente i referenti delle sigle ufficialmente scese in campo, dal segretario democratico Fabio Locane, ad Aldo Cupello e al consigliere comunale Renato Vilardi (unico del gruppo consiliare “La migliore Calabria”, movimento anch’esso plasmato da Graziano Di Natale, capace di conquistare tre scranni di maggioranza nell’aula Lo Giudice, dove oltre a Vilardi siedono Marco Minervino e Maria Rosaria Città che, però, alla manifestazione non si sono visti), passando per Robertino Serpa della Uil, per arrivare alle “soprese” di don Sergio Locane (fratello di Fabio, il segretario del PD, ma anche direttore della pastorale della salute per la diocesi di Cosenza) e, soprattutto, Roberto Perrotta (ex sindaco, ex alleato, ora forse anche ex avversario e quindi probabilmente futuro interlocutore, del gran visir della macchina organizzativa, Graziano Di Natale).
Nella folla sono stati inoltre salutati i consiglieri Alfonso D’Arienzo e Josè Grupillo (non si sa se di passaggio o partecipi al corteo), entrambi avversari di Di Natale alle passate elezioni e tutt’oggi seduti ai banchi della minoranza (accanto allo stesso Roberto Perrotta, che a proposito di campagne elettorali, solo un anno fa si rivolgeva proprio a Di Natale chiamandolo «Pippo Baudo»).
Dal pulpito reso immacolato dalla tematica, oggettivamente riguardante l’intera comunità, ogni asperità del passato è parsa dimenticata, anche se la sola presenza dell’assessore Barbara Sciammarella (eletta tra le fila de “La migliore Calabria”) non è bastata all’organizzatore Di Natale, che nel corso del suo intervento ha lamentato l’assenza dell’amministrazione comunale, nella sua quasi totalità impegnata altrove, a distanza ormai siderale da colui che, pur non candidandosi personalmente, ha contribuito in maniera determinante alla vittoria di Giovanni Politano (rilevato soltanto a manifestazione finita, quando Piazza del Popolo s’è accesa dei colori del venerdì sera).