Nel 2022 a livello nazionale otto volte su 10 i tempi sono stati rispettati: ma se la Lombardia mostra percentuali in crescita nella presa in carico dei pazienti, la nostra regione presenta il segno "meno"
Tutti gli articoli di Sanità
PHOTO
Se arranca sul rispetto dei tempi d'attesa per le visite specialistiche e gli esami diagnostici, il Servizio sanitario nazionale è più affidabile quando si tratta di interventi chirurgici per casi clinici che possono aggravarsi rapidamente. Nel 2022 otto volte su 10 i tempi sono stati rispettati per in chi era in lista per un intervento al cuore o per asportare un tumore. Ma nella maggior parte delle regioni, la percentuale è in calo sia rispetto al 2021 e, ancor di più, rispetto al pre-pandemia (2019). Emerge dagli ultimi dati dell'Agenzia nazionale dei servizi sanitari regionali (Agenas) sulle liste di attesa per interventi chirurgici in strutture pubbliche o private accreditate che saranno pubblicati sul portale.
Nell'area cardio-vascolare, nel 2022, l'utilizzo della classe A (da eseguire entro 30 giorni dalla prenotazione) a livello nazionale è avvenuta per il 73% dei casi e il rispetto dei tempi di attesa è stato superiore all'82%. Ad esempio per l'intervento di Angioplastica Coronarica che vede l'utilizzo della Classe A per oltre il 73% dei casi, il tempo di attesa di 30 giorni è di poco al di sotto dell'84%. Ma quest'ultima percentuale è in calo del 3,2% rispetto al 2019 e dell'1,3% rispetto al 2021.
Nell'area oncologica, sempre nel 2022, l'utilizzo della classe A a livello nazionale è avvenuto per oltre l'83% dei casi con un rispetto dei tempi di attesa (entro 30 giorni) poco al di sotto del 74%. Un esempio di prestazione appartenente a quest'area è l'intervento chirurgico per il tumore della mammella che vede l'utilizzo della Classe A per poco meno del 90% dei casi e il rispetto dei tempi di attesa di massimo 30 giorni è del 75%, con un +0,8% rispetto al 2019 e +1% rispetto al 2021.
Guardando il dettaglio delle regioni, nell'area cardiologica i dati delle variazioni tra il 2022 e il 2021 vedono, la regione Lombardia migliorare del 12% la presa in carico dei pazienti mentre la maggior parte delle regioni è in peggioramento con picchi per Calabria (-8%), Marche (-8%), Sicilia (-9%), Sardegna (-11%) e Valle d'Aosta (-17,7%). Anche per quanto riguarda l'oncologia, tra il 2021 e il 2022 i segnali di miglioramento sono solo per Basilicata (+25,6%) Lombardia (+3,6%), Bolzano (+8,8%) Umbria (+3,2%) Valle d'Aosta (+0,7%) e Campania (+0,2%); mentre tutte le altre regioni hanno segno negativo, con picchi per Molise (-15,7%), Friuli Venezia Giulia (-10,4%), Marche (-6%), Abruzzo (-5,8%).