Continua a far discutere Catanzaro il presunto scippo di Emodinamica e Cardiochirurgia in favore di altre province. Da giorni continuano a registrarsi interventi pubblici da parte di consiglieri comunali, e nemmeno la nota diramata nella serata di ieri dal dipartimento Salute e Welfare della Regione Calabria è servita a placare gli animi. Anzi.

Le rassicurazioni della Cittadella non convincono infatti gli inquilini di Palazzo De Nobili, che nuovamente replicano: «Ma ci prendono per imbecilli?» domandano retoricamente i consiglieri Antonio Corsi, Rosario Mancuso, Francesco Scarpino e Raffaele Serò del gruppo misto e Stefano Veraldi in quota Azione. 

«La Regione, con la strana nota di ieri, smentisce se stessa su cardiochirurgia ed emodinamica. Il dipartimento salute – argomentano – ha scritto che per la terza cardiochirurgia a Cosenza (quella che era accreditata al Sant'Anna) nulla è stato deciso, mentre nei giorni scorsi il management dell'Annunziata ha confermato che nell'atto aziendale è presente questa nuova unità, precisando che avrà 14 posti letto».

«Se la Regione non ha ancora deciso, perché il commissario dell'ospedale di Cosenza ha annunciato in pompa magna che l'Annunziata avrà cardiochirurgia? Aspettiamo anche conferme o smentite sul fatto che l'unità di Cosenza sarà diretta dal professore Maselli, già cardiochirurgo del Sant'Anna Hospital di Catanzaro».

Quindi, la questione che riguarda il trasferimento del reparto di Emodinamica del presidio Pugliese, accorpato nella nuova azienda Dulbecco di Catanzaro, a Crotone. «Il dipartimento dice che le due emodinamiche di Catanzaro non saranno toccate. E proprio ieri in Consiglio Comunale a Catanzaro, un consigliere regionale di centrodestra molto vicino al presidente Occhiuto ha ammesso che è vero, che l'Emodinamica del Pugliese è destinata a Crotone».

«A che gioco giochiamo? Si faccia chiarezza. Il centrodestra catanzarese non è in grado di farsi rispettare dal suo presidente e tocca a noi guidare una forte protesta e una richiesta di chiarezza. La nota del dipartimento è stata solo un modo di prendere tempo e correre ai ripari dopo l'ondata di sdegno seguita alle nostre denunce.

Non ci fermeremo, anche perché ci devono dire dove sono finiti i soldi per il nuovo ospedale e devono tirarli fuori perché abbiamo bisogno di potenziare il Pugliese e avere nuovi spazi al Policlinico. Al di là di ogni campanilismo, i consiglieri regionali della città capoluogo non possono esimersi dall’assumere una decisa presa di posizione a difesa della sanità e del diritto alle cure dei cittadini dell’area centrale calabrese».