In merito alle indiscrezioni circolate nelle ultime ore su presunti avvisi di garanzia recapitati all’Asp di Cosenza, relative alle indagini della Procura di Milano sulle transazioni della Bff Bank, l’azienda ha fatto circolare una nota che smentisce la circostanza.

«La notizia riportata in un articolo su un sito online e ripresa da altre testate online, secondo la quale sarebbero stati notificati quattro avvisi di garanzia all’Azienda sanitaria provinciale di Cosenza – con destinatari tre massimi dirigenti dell’Asp e un consulente esterno -, in merito alla vicenda delle transazioni con la Bff Bank, è priva di ogni fondamento - si legge in una nota fatta circolare dalla stessa azienda provinciale - Ad oggi nessun atto è stato notificato né all’Asp cosentina né ad alcun dirigente o consulente. Dispiace che ancora una volta si siano riportate notizie false senza verificarle in alcun modo con le fonti dirette. Nella giornata odierna – continua la nota - il direttore generale dell’Azienda sanitaria provinciale di Cosenza, Antonello Graziano, presenterà – a tutela dell’immagine dell’Azienda sanitaria provinciale – una querela per diffamazione a mezzo stampa.

La vicenda della transazione era finita anche al centro di un consiglio regionale in cui il presidente della giunta regionale, Roberto Occhiuto, ha dovuto rispondere alle domande del gruppo regionale del Pd sul ruolo avuto dalla struttura commissariale in questa storia, difendendo l’operato dei suoi manager.

Non solo ma il direttore generale dell’Asp di Cosenza, Antonello Graziano, ha sempre difeso il suo operato in questa vicenda. In una recente dichiarazione esclusiva ai microfoni di Lacnews24 ha infatti affermato che «Le transazioni sono state compiute nella massima trasparenza, l'abbiamo detto e ripetuto. Peraltro – sottolinea – tutta la documentazione relativa a queste operazioni è stata inviata alla Corte dei Conti. Per quanto ci riguarda, andavano fatte, perché qualcuno, prima del nostro insediamento, non ha pagato. E le transazioni ci hanno consentito di liberare risorse per l'azienda ed evitare da gennaio, pignoramenti per quasi 100 milioni di euro. In futuro questo problema non si riproporrà, perché oggi l’Asp di Cosenza paga i suoi creditori in tempi europei, ovvero entro sessanta giorni».