«Non sappiamo se assistere basiti alla misconoscenza delle elementari basi delle relazioni sindacali da parte degli attuali titolari del dipartimento Salute e Welfare della Regione Calabria, a meno che gli stessi non siano affetti da amnesia». Lo si legge in una nota diffusa dal componente dell'esecutivo nazionale dell'Anaao Assomed, Filippo Larussa, in riferimento alla convocazione dei sindacati del comparto da parte del dipartimento regionale. 

«Non siamo contrari al fatto che le organizzazioni sindacali del comparto intraprendano un confronto regionale, stesso confronto che è però previsto anche per la dirigenza in merito ai temi affrontati nella riunione odierna. Non si capisce perché non sia stata convocata alcuna organizzazione sindacale della dirigenza medica, peraltro nel giorno in cui all'Aran veniva siglato il contratto collettivo quadro che sancisce per il triennio 2022/2024 la composizione dell'area dirigenti afferente alle sanità» prosegue nella nota il responsabile del sindacato dei medici.

«Il riferimento all'amnesia - incalza il sindacalista - nasce dal fatto che lo stesso dipartimento nei mesi estivi aveva convocato riunioni periodiche e ravvicinate con la dirigenza per discutere della regolamentazione delle prestazioni aggiuntive, dell'utilizzo delle risorse derivanti dal salario accessorio e della ripartizione delle risorse per premiare gli addetti ai servizi di pronto soccorso».

«Improvvisamente poi le riunioni sono state unilateralmente sospese, forse per l'abbandono del dipartimento da parte di due direttrici di settore o forse perché trovata la quadra su tutto rimaneva insormontabile la divergenza sulla definizione delle linee guida di indirizzo per l'approvazione dei regolamenti aziendali per l'esercizio dell'attività libero professionale intramoenia».

«Riteniamo - conclude il sindacalista - che questo andazzo non solo possa arrecare un nocumento irrecuperabile ad una relazione sindacale decente con la dirigenza ancora una volta vilipesa ed ignorata ma crediamo che costituisca un precedente intollerabile che vedrà la nostra organizzazione sindacale ricorrere nelle idonee sedi giudiziarie a tutela della condotta antisindacale subita».