Una persona affetta da mieloma multiplo ci tiene a ringraziare in particolar modo il primario del reparto di Ematologia del nosocomio bruzio Massimo Gentile e nello scritto afferma: «Mi piacerebbe che lo Stato pensasse più alla ricerca che agli armamenti»
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La sanità è al centro dei dibattiti dell’opinione pubblica in Calabria. Strutture non adeguate, carenza di medici e personale e in molti casi si verificano disservizi che costringono i cittadini calabresi a emigrare fuori regione per ricevere le cure adeguate. Ma, come accade in molti casi, non si può fare di tutta l’erba un fascio. Un esempio palese lo riscontriamo nella lettera di Giuseppe Guccione. Affetto da mieloma multiplo, ringrazia le donne e gli uomini del reparto di Ematologia di Cosenza e in particolar modo il primario Massimo Gentile.
«Caro dottor Gentile, è un mese che sono rientrato nella mia casa in Toscana. Frequentare figli e nipoti penso faccia bene alla “lotta” ingaggiata con il “mio ospite”. Devo ringraziare te e la dottoressa Martino, in particolare, ma anche tutto il personale del reparto. La terapia pesante, come sai bene tu, messa in “azione” è stata, per il momento molto efficace. E questo dà merito a voi tutti, alla sanità pubblica, nostro bene prezioso». Si legge nella lettera.
«Spero anche che presto possiate trasferirvi nei nuovi locali – afferma -, per cui ti sei impegnato da tempo, e che possiate avere organici adeguati per alleggerire i vostri pesanti carichi di lavoro. E se mi farai sapere quel giorno mi piacerebbe essere con voi. Un ringraziamento ai miei fratelli per i sacrifici e la vicinanza nell'anno più difficile trascorso. Anche quello è stato importante, utile per ottenere questo primo, parziale, eccellente risultato».
«Mi piacerebbe che lo Stato pensasse più alla ricerca che agli armamenti. La Ballata del mieloma multiplo continua!», conclude la lettera.