VIDEO | Buone notizie per l'anno in corso, ma il debito complessivo al 31 dicembre 2022 ammonta a oltre un miliardo di euro. Si attende ancora l'approvazione dei consuntivi delle Asp e delle Ao, Occhiuto ha garantito che arriverà entro il 14 novembre
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I consuntivi delle aziende sanitarie e ospedaliere calabresi sono ancora in fase di istruttoria. Da mesi ormai si lavora di cesello su ogni singola voce di bilancio, soprattutto su quelle dell’Asp di Cosenza e di Reggio Calabria, aziende che li hanno adottati privi dei documenti contabili precedenti. Bocciati dai rispettivi collegi dei revisori dei conti, dal dipartimento sono stati richiesti tutti i chiarimenti del caso prima di apporre il fatidico bollino di approvazione.
L'approvazione
Che ci sarà, secondo quanto assicurato dallo stesso presidente della Regione Calabria. Nel corso di una recente conferenza stampa ha infatti garantito sull’approvazione dei consuntivi prima del giudizio di parifica del rendiconto generale della Regione Calabria da parte della Corte dei Conti, in programma il 14 novembre.
I dubbi dei giudici contabili
Gli stessi giudici contabili, in vista di quell’appuntamento, hanno infatti richiesto una serie di chiarimenti che il dipartimento ha girato alle aziende sanitarie e ospedaliere riguardanti i bilanci e lo stato della circolarizzazione dei debiti con i fornitori. Un’attività che allo stato risulta in corso, vi sono infatti ancora posizioni incagliate poiché nessun accordo è stato raggiunto con alcuni creditori, in possesso di titoli esecutivi, e risoluti a farli valere in sede di giudizio.
La scudo dei pignoramenti
A breve lo scudo contro i pignoramenti verrà a cadere. Il 31 dicembre la scadenza naturale del provvedimento ma l’efficacia potrebbe esaurirsi ben prima per effetto di una norma che il Parlamento si appresta ad approvare per rispondere ai rilievi mossi da Bruxelles che ha messo in mora l’Italia a causa della non conformità della Calabria alla direttiva comunitaria contro i ritardati pagamenti.
Oltre un miliardo
Un miliardo e 128 milioni di euro i debiti accumulati dalle aziende calabresi al 31 dicembre 2022 nei confronti dei fornitori e delle cliniche private. Alcune fatture sono già state saldate, molte altre non ancora. Il dato, al millesimo, è ora disponibile anche per il Mef - che assieme al ministero della Salute vigila sul piano di rientro sanitario calabrese – assieme ai consuntivi già adottati dalle aziende.
Bilancio consolidato
Dopo diversi anni la Calabria chiude il primo bilancio consolidato, grazie anche all’operazione di accertamento dei debiti pregressi: crediti gonfiati dagli interessi, cause mai opposte, fatture liquidate anche due o tre volte. Un disordine contabile che in alcune aziende ha fatto saltare il banco impendendo l’approvazione dei bilanci. Adesso tutti sono correttamente inseriti nel sistema informativo sanitario (Nsis) e a disposizione del Mef.
Avanzo di gestione
Il bilancio consolidato consegna ai ministeri vigilanti un avanzo di gestione per l’esercizio 2023 pari a 54 milioni di euro. Sono, invece, 716 i milioni nel fondo rischi, somme prudenzialmente accantonate dalle aziende per far fronte, tra l'altro, a cause stimate a rischio soccombenza.