Alla fine si è trovato il bandolo della matassa. Dopo lunghe ed estenuanti trattative, conteggi e riconteggi, il dipartimento Salute e Welfare e le organizzazioni sindacali hanno finalmente trovato la quadra sulle modalità di distribuzione delle indennità di pronto soccorso. L'accordo, per ora solo verbale, è stato raggiunto questo pomeriggio al termine di un nuovo incontro, dopo l'ultimo rinvio richiesto dai funzionari regionali per procedere ad un ricalcolo del personale beneficiario del compenso. 

Il dato sbagliato

A far saltare il tavolo delle trattative un dato erroneo inizialmente fornito alla Regione dall'Asp di Catanzaro che avrebbe escluso almeno duecento unità di personale impiegate nei pronto soccorso e nelle centrali operative del 118. Tuttavia, all'esito di un nuovo riconteggio l'inclusione di quest'ultimo personale avrebbe ridotto, e di molto, l'entità dell'indennità economica, già piuttosto scarsa e fissata nel primo accordo a 66,62 euro mensili.

 

Nuovo metodo di calcolo

Questo pomeriggio però si è finalmente trovata la via d'uscita applicando un diverso metodo di calcolo, su base oraria e in ragione della effettiva presenza in servizio del personale. In virtù dell'applicazione di questo nuovo approccio è stato così possibile distribuire le risorse stanziate dal Governo (1.153.596 euro) ai 1.635 operatori impegnati nelle aree di emergenza urgenza ristorandoli delle attività lavorative particolarmente esposte a rischio e stress.

Per azienda

Si è stabilito di erogare all'Asp di Cosenza 333.731 euro, all'Asp di Crotone 115.006 euro, all'Asp di Catanzaro 215.196, all'Asp di Vibo Valentia 130.529, all'Asp di Reggio Calabria 166.512 euro, all'Azienda ospedaliera di Cosenza 66.322 euro, al Gom di Reggio Calabria 62.795 euro e all'Azienda ospedaliero universitaria di Catanzaro 63.500 euro. Risorse che, suddivise per 2.054.557 ore lavorate, consentiranno di liquidare una indennità di 80,85 euro al mese al personale che opera in prima linea.

Trovato l'accordo

L'accordo è stato raggiunto con le organizzazioni sindacali Fp Cgil, Cisl Fp, Uil Fpl, Nursing up, Nursind e Fials che adesso attendono una nuova versione del documento, da sottoscrivere. Il dipartimento regionale dovrà successivamente recepirlo in un decreto da trasmettere, infine, alle aziende sanitarie e ospedaliere per procedere alla effettiva liquidazione dell'indennità.

Solo il 2022

Si tratta di risorse relative all'annualità 2022, la stessa metodologia di calcolo verrà applicata anche per l'annualità 2023, mentre per il 2024 la Regione si è impegnata ad integrare le risorse statali con fondi regionali per rendere più corposo il ristoro per il personale che ancora resiste nelle aree di emergenza urgenza.

Prestazioni aggiuntive

Ancora fumata nera, invece, sulla ripartizione delle risorse stanziate dal Governo per incentivare il personale attraverso l'aumento degli importi per le prestazioni aggiuntive. Il dipartimento Salute e Welfare ha chiesto ulteriore tempo per dirimere una questione interpretativa. Il tavolo è stato aggiornato, dovrà tornare a riunirsi tra dieci giorni.