VIDEO | Sarà sviluppata l’urologia ed il Giannettasio e il Compagna non chiuderanno anche dopo l'attivazione dell’ospedale della Sibaritide. Prossimo step: il passaggio del documento nella conferenza dei sindaci della provincia
Tutti gli articoli di Sanità
PHOTO
Il presidio ospedaliero Spoke di Corigliano-Rossano sarà al centro di un'importante riorganizzazione che punta a potenziare l'offerta sanitaria. Come spiegato dal direttore sanitario dell’ASP di Cosenza, Martino Rizzo, l'obiettivo è consolidare le specialità già presenti e introdurre nuovi servizi per rispondere alle esigenze del territorio.
«Lo Spoke avrà le stesse specialità che erano già presenti, ma con un netto miglioramento, soprattutto in ambiti come l’oncologia, che in precedenza non era prevista – ha affermato Rizzo –. Avremo inoltre una urologia operativa a Rossano, un servizio finora assente, e manterremo la nefrologia, per le attività mediche e quelle chirurgiche». La creazione di un reparto oncologico rappresenta uno degli interventi più significativi, rispondendo a un’esigenza cruciale per i pazienti del comprensorio. Parallelamente, l’introduzione dell’urologia a Rossano garantisce un presidio specialistico che va a colmare un'importante lacuna nel panorama sanitario locale. Non mancano però criticità, come quella legata all’Spdc (servizio psichiatrico di diagnosi e cura), dove è complesso reperire personale qualificato. Stessa difficoltà si riscontra in neurologia, ma l’Asp è al lavoro per attrarre professionisti e garantire la piena operatività di questi reparti strategici.
Il modello “aria calda-aria fredda”
Lo Spoke seguirà il modello “aria calda-aria fredda” previsto dal DCA (Decreto del Commissario ad Acta) regionale. Questa organizzazione consente un’ottimizzazione delle risorse economiche, garantendo sostenibilità nel tempo. «Non è solo un risparmio immediato – ha precisato Rizzo – ma una visione a lungo termine per rendere questa idea operativa e sostenibile». L’imminente costruzione del nuovo ospedale della Sibaritide, definita dal recente DCA 360 del 21 novembre, non comporterà l’abbandono delle attuali strutture ospedaliere di Corigliano e Rossano. «Questi edifici continueranno a essere utilizzati per altre attività, evitando sprechi e garantendo la manutenzione adeguata», ha assicurato il direttore sanitario.
Alto potenziale per le chirurgie
Le chirurgie dello Spoke saranno ulteriormente valorizzate, con strutture semplici dedicate a specialità specifiche come le laparoscopie, una pratica ancora poco sviluppata nell’area. Particolare attenzione sarà dedicata alla chirurgia senologica, che potrebbe trovare il suo polo di riferimento a Trebisacce. «La chirurgia è un settore strategico – ha ribadito Rizzo – perché genera i maggiori DRG (Diagnosis Related Groups) e, quindi, entrate significative per l’Asp, riducendo al contempo i costi esterni. Questo è essenziale per migliorare i servizi e garantire la sostenibilità del sistema sanitario locale».
L'atto aziendale, presentato nelle ultime ore, ha delineato le nuove prospettive per la sanità locale. Si tratta di un documento monocratico, il manager aziendale ha evidenziato gli obiettivi principali e i futuri passaggi necessari per la sua approvazione definitiva. «È un atto che considero equo – ha dichiarato Rizzo – perché distribuisce in maniera equilibrata le attività ospedaliere nei territori, incluse le zone disagiate e gli ospedali generali recentemente istituiti. L'atto è incentrato sul rafforzamento del territorio, con una chiara responsabilizzazione delle strutture locali che dovranno fungere da filtro per la direzione generale, la quale sarà principalmente impegnata nella programmazione delle attività».
I punti forti del nuovo modello organizzativo
Tra i principali obiettivi del nuovo atto aziendale emerge la creazione di una rete integrata tra i reparti ospedalieri, che mira a superare la frammentazione e a garantire risposte adeguate alle esigenze dei pazienti. Rizzo ha sottolineato che, grazie a questa organizzazione, sarà possibile fornire cure più mirate: «Non sarà un problema spostarsi di 40-50 chilometri da Rossano a Castrovillari o da Rossano a Paola, a patto che i nostri utenti trovino risposte adeguate alle loro necessità».
I prossimi step prevedono la convocazione della conferenza dei sindaci, che avrà il compito di esprimere pareri e suggerire eventuali miglioramenti. Successivamente, l'atto verrà sottoposto all'approvazione della Regione Calabria. Sul fronte sindacale, Rizzo ha parlato di un clima costruttivo: «Non abbiamo incontrato grosse difficoltà. Le organizzazioni sindacali hanno apprezzato il nostro sforzo, consapevoli che partiamo da un livello molto basso e che siamo in una fase di ripresa. Ci hanno sollecitato soprattutto a riempire di contenuti questo atto aziendale, che al momento rappresenta una visione, un’idea da concretizzare».
Un focus su prevenzione e ospedali di prossimità
Particolare attenzione è stata riservata al territorio di Cosenza e all’ospedale Spoke di Corigliano Rossano, che beneficeranno del rafforzamento delle strutture di prevenzione. L’intento è quello di sviluppare una sanità capillare e accessibile, che garantisca cure di qualità anche nei centri meno serviti. Rizzo ha concluso ribadendo l’importanza di lavorare per realizzare appieno il potenziale dell'atto aziendale: «Il nostro impegno sarà quello di trasformare questa visione in realtà, attraverso una pianificazione concreta e il coinvolgimento di tutti gli attori del sistema sanitario».