A Capodanno è stato approvato il nuovo nomenclatore ma i codici non corrispondono a quelli delle prescrizioni mediche rilasciate con un software entrato in funzione il primo di gennaio
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Devi fare un intervento di varicectomia? Se risiedi in Calabria – almeno per ora – dovrai attendere. La prestazione è, infatti, completamente sparita dal nomenclatore tariffario regionale a cavallo di Capodanno, ovvero quando la Regione si è apprestata a recepire il decreto ministeriale che ha definito le nuove tariffe dell'assistenza specialistica ambulatoriale e protesica.
Prestazioni sparite
La Cittadella ha adempiuto all’incombenza nel giorno di San Silvestro approvando il catalogo regionale delle prestazioni di specialistica ambulatoriale ma con effetti del tutto inaspettati. Ad esempio, l’apa 12, ovvero il codice della tipologia di prestazione che individua gli interventi endovascolari sulle varici è sparito, ma non solo quello.
Corto circuito
Anche altri codici per analisi laboratoriali sono introvabili e chi aveva in animo di svolgere questo genere di accertamenti dovrà, dunque, attendere. Il corto circuito è con ogni probabilità innescato dalle prescrizioni effettuate dai medici di base. Il software utilizzato dai medici di famiglia è aggiornato con i codici in vigore che però non trovano corrispondenza nei codici del catalogo regionale.
Le prestazioni introvabili
Il disservizio va avanti dal primo di gennaio, da quando appunto è in funzione il nuovo nomenclatore tariffario. Chi da inizio anno ha provato, infatti, a registrare le prescrizioni al Cup per ottenere la prenotazione della prestazione non ha ottenuto il risultato sperato, semplicemente perché la prestazione non esiste, o meglio il codice contenuto nella prescrizione medica non trova corrispondenza in quello presente nel Cup.
Cup in tilt
Un periodo non troppo fortunato per chi in questi mesi a avuto a che fare con il Centro unico di prenotazione regionale, a inizio dicembre il sistema è andato in tilt per diversi giorni impedendo qualsiasi prenotazione. Una voce preregistrata informava «la gentile utenza che sono in atto interventi straordinari sui sistemi di prenotazione». Un mese prima, invece, agende chiuse per alcune visite specialistiche perché le aziende sanitarie e ospedaliere non avevano ancora fornito gli elenchi di disponibilità.