VIDEO | Il movimento Corigliano Rossano Pulita contesta la ripartizione delle risorse contenute nel programma di ammodernamento tecnologico: «Alla terza città della Calabria solo spiccioli»
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Corigliano-Rossano sarà anche la terza città della Calabria ma, dalle istituzioni, continua a essere considerata periferia. Il movimento Corigliano Rossano Pulita (forza di maggiornanza in Consiglio comunale) punta l’indice contro il commissario nonché governatore della Regione Calabria Roberto Occhiuto che avrebbe messo in atto una sorta di “democrazia unilaterale” a partire dall’approvazione della legge “Azienda Zero”.
«Allo spoke di Corigliano Rossano solo spiccioli»
Nelle ultime ore, con il programma per l’ammodernamento tecnologico delle aziende del servizio sanitario calabrese, degli 86 milioni di spesa previsti in Calabria, allo spoke di Corigliano Rossano solo spiccioli. La denuncia arriva da Pietro Mingrone, capogruppo in Consiglio comunale di Corigliano Rossano Pulita e da tutto il movimento nella sua interezza i quali denunciano la condotta del presidente Occhiuto che sfugge «da qualsiasi sorta di confronto con le aziende sanitarie territoriali, con i sindaci, con i sindacati e con le opposizioni con cui, invece, dovrebbe avere un confronto per soddisfare la fame di cure e di buona sanità dei cittadini calabresi.
«Solo un mammografo per Corigliano Rossano»
Sull’azienda zero calabrese, dicono in una nota, la Regione Calabria ha fatto un copia incolla, venuto anche male, dalle altre realtà sanitarie regionali». Il movimento richiama poi il programma per l’ammodernamento tecnologico delle aziende del servizio sanitario regionale dove «degli 86 milioni di euro previsti, per lo spoke di Corigliano-Rossano è previsto solo un mammografo che va ad aggiungersi a quello donato lo scorso mese da privati (per rinfrescare la memoria è quello che è stato oggetto dei selfie e delle rivendicazioni di alcuni rappresentati politici extra-comunali). Per il resto nulla. E senza l’indignazione e la rivendicazione di altre attrezzature da parte dei nostri consiglieri regionali». Si chiede, in sostanza, «lo sblocco dei concorsi per sopperire alle gravi mancanze di personale nelle strutture ospedaliere e mettere mano alle piante organiche».