Per altri già in servizio è scattata la proroga del contratto. Verranno assegnati alle Usca e ai reparti dedicati ai pazienti con coronavirus. Intanto continuano le proteste del comitato Cittadini e cittadine calabresi per la sanità pubblica
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L'Azienda sanitaria provinciale di Cosenza ha assunto nuovo personale sanitario e disposto la proroga di altro personale già in servizio. In particolare, sono stati prorogati i periodi di lavoro di cinquanta medici in servizio alle Usca e venti nuovi medici assunti e assegnati sempre alle Unità speciali di continuità assistenziale.
Altri 8 dirigenti medici e 8 medici liberi in pensione e richiamati in servizio. Sono stati assunti, inoltre, 29 infermieri a contratto indeterminato e 21 con contratto determinato per reparti Covid e altri venti assegnati alle Usca. Infine, 20 operatori socio sanitari da assegnare a reparti dedicati ai pazienti con coronavirus.
Le proteste continuano
Intanto non si ferma la mobilitazione degli attivisti del comitato Cittadini e cittadine calabresi per la sanità pubblica: «Dopo le pressioni di questi giorni e l'incalzante attenzione mediatica dovuta alla mobilitazione permanente nei locali dell'Asp di Cosenza, che dura ormai da 15 giorni, il commissario dell'ente, La Regina, - scrivono - ha finalmente deliberato l'assunzione di 100 nuovi operatori sanitari, di cui buona parte verranno impiegati nelle Usca, presidi fondamentali soprattutto in questo momento per il contenimento dei contagi».
Il sodalizio lotta da settimane per ottenere la riapertura dei 18 presidi territoriali e di assunzioni strutturali di personale sanitario a tempo indeterminato. «Affinché le nostre richieste si tramutino in fatti concreti - sostengono - è fondamentale che le mobilitazioni continuino in questa direzione. In questo contesto e nonostante i numeri ancora drammatici dei contagi in Calabria, da Roma continua il silenzio assordante del Ministero e dei parlamentari calabresi, proprio loro che oggi, in barba alla difesa degli interessi dei calabresi, hanno confermato la fiducia a Speranza. Ed è proprio ai parlamentari che oggi vogliamo rivolgerci: ora che avete scongiurato la sfiducia del Ministro, potete finalmente pretendere azioni concrete e soluzioni radicali da parte del Governo che avete scelto di sostenere? Su questo sarete giudicati dal popolo calabrese, perché in questa terra si continua a morire perché il diritto alla salute continua ad essere sistematicamente negato».