Il 16 novembre 2023 sarà ricordato per sempre da tutti quei medici in servizio al 118 che da oggi potranno godere delle garanzie medico-legali nello svolgimento del loro lavoro. Dopo una vita di precariato e di contratti a convenzione, l’Azienda ospedaliera di Cosenza – pioniera in Calabria – ha fatto sottoscrivere il contratto di lavoro dipendente, full time e a tempo indeterminato, a tutti i vincitori del concorso indetto per medici specialisti in emergenza urgenza o con esperienza pregressa “sul campo”, che da oggi saranno in prima linea con uno spirito diverso e con tutte le tutele sindacali.

Ne è convinto Sinibaldo Iemboli, segretario regionale del Sindacato medici italiani, da una vita in trincea. Medico del 118 e nei pronto soccorso della Sibaritide per vocazione ormai da decenni, ne ha viste di tutti i colori. Ha rischiato di morire durante la prima ondata ed un mese di ricovero in terapia intensiva, colpito dal virus Sars-Cov-II ed è stato finanche aggredito e accoltellato, qualche anno fa, nel centro storico di Rossano mentre stava intervenendo su un paziente.  

«Questa – spiega Iemboli a LaC News24 – è una battaglia che il mio sindacato persegue da vent’anni. Una battaglia vinta grazie al sostegno degli attori della politica calabrese, perché in maniera celere hanno spinto affinché si bandissero i concorsi. E così io e molti dei miei colleghi, dopo oltre vent’anni di servizio a bordo di ambulanze e nei pronto soccorso, abbiamo sottoscritto il primo contratto da dipendente dell’Asp di Cosenza. Per noi è un punto di (ri)partenza importantissimo – prosegue il segretario regionale dello Smi – perché andremo a lavorare da quest’oggi con tutte le tutele medico-legali e sindacali del caso. Questa nuova tipologia di contrattualizzazione, sono convinto servirà a fermare l’“emorragia” di medici in fuga dai 118 proprio perché non si sentivano tutelati».

«La prima azienda sanitaria in Calabria a dare seguito alle nuove normative nazionali del luglio scorso – spiega ancora Iemboli – è stata quella di Cosenza e la celerità con cui la direzione sanitaria e il dipartimento di emergenza urgenza hanno bandito i concorsi è stata eccezionale. Ci auguriamo che anche il concorso bandito dall’Asp di Catanzaro possa servire a tamponare quell’emorragia».

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Iemboli ricorda anche l’impegno «del compianto professor Giuseppe Profiti, allora commissario di Azienda Zero che in tempi non sospetti mi aveva rassicurato nel corso di un incontro, spiegandomi che nel giro di pochi mesi il servizio 118 sarebbe rinato».

Da sindacalista medico, Iemboli conclude rammentando che la «battaglia proseguirà per i medici del ruolo unico, della guardia medica e della medicina dei servizi territoriali, anche loro bistrattati ed in servizio senza alcuna garanzia».

La “nuova” emergenza urgenza dell’Asp di Cosenza

Sono stati, dunque, 86 i medici che hanno beneficiato del concorso per l’emergenza urgenza bandito dall’Asp di Cosenza per ottenere la tanto agognata “dirigenza medica”, quindi, un rapporto di lavoro stabile e garantito. In molti hanno approfittato del requisito che prevedeva di ottenere la dirigenza medica anche in assenza della specializzazione in medicina d’urgenza, purché si fosse svolto un periodo di attività di almeno 18 mesi come medici di pronto soccorso o nei 118.

I concorsi, quelli indetti dalle Asp di Cosenza e di Catanzaro, non saranno però sufficienti a colmare il gap o coprire tutti i turni del 118 con il medico a bordo nelle ambulanze perché alle selezioni hanno partecipato, per la grande maggior parte, medici già impiegati nell’emergenza-urgenza. Con le 86 assunzioni l’azienda cosentina rafforzerà maggiormente le attività dei pronto soccorso degli ospedali della provincia.

«L’Asp di Cosenza – ha spiegato a LaC News24 in proposito il direttore sanitario, Martino Rizzo – vuole mettere in sicurezza i pronto soccorso e poi il servizio 118 che sta riorganizzando e implementando le attività dell’elisoccorso e rafforzando la rete delle automediche con medico a bordo che saranno chiamate dalle ambulanze in servizio a seconda delle necessità». In più, parte dei nuovi mezzi acquisiti dalla Regione (60 nuove ambulanze, a cui ne seguiranno altre 30 entro dicembre e 40 auto mediche) dedicate all’Asp di Cosenza – che tra l’altro ne ha coordinato l’acquisto per conto di Azienda Zero – entreranno in servizio nel 2014 perché gli autisti necessari sono in fase di reclutamento.

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Insomma, alcune ambulanze continueranno a viaggiare senza medico, ma con tutta una serie di dotazioni tecnologiche che consentiranno all’infermiere o al volontario di svolgere attività seguite da una centrale che verificherà costantemente l’intervento sul posto per poi fornire le indicazioni necessarie al soccorso.