Da mesi, forse anni, i medici dell'ospedale di Vibo Valentia denunciano una volontà, politica e burocratica, di 'chiudere' l'ospedale di Vibo Valentia. Volontà che sarebbe stata confermata anche dal commissario al piano di rientro Massimo Scura, che nel decreto di riordino della rete ospedaliera ha tagliato i primariati a Vibo. Una decisione inaccettabile per i primari, che ieri hanno presentato, in quindici, le dimissioni.

Dimissioni in polemica contro il commissario Scura, ma anche contro la politica regionale e nazionale che continua a dimostrare la sua incapacità di incidere di fronte a problemi fondamentali, come il diritto alla salute di tutti i cittadini. L'emigrazione sanitaria non si combatte riducendo i presidi sul territorio, secondo i primari, che in questi nuovi provvedimenti vedono la conferma di quanto da tempo sospettato.

Di fronte all'accelerazione dei medici, c'è la frenata della direttrice generale dell'Asp, la Caligiuri, che, in una nota stampa, chiede a tutti i primari responsabilità pur condividendo alcune delle critiche rivolte al piano sulla rete ospedaliera disposto da Scura e Urbani. La dg chiede ai primari di ritirare le dimissioni per valutare poi insieme, in una riunione con tutti loro, quali provvedimenti prendere per affrontare una situazione sempre più difficile per il territorio Vibonese.

«Da notizie apparse sugli organi di stampa – si legge nella breve nota firmata dalla Caligiuri - l’Azienda ha appreso delle dimissioni “rassegnate nelle mani di Sua Eccellenza  il Prefetto di Vibo Valentia e contestualmente nelle mani del signor Ministro della Salute” dei direttori delle Unità operative del presidio ospedaliero di Vibo Valentia.

Pur comprendendo lo stato d’animo degli operatori sanitari e l’amarezza per le criticità che affliggono, non da ora, la sanità vibonese, l’Azienda sanitaria – prosegue la Caligiuri - ritiene indispensabile formulare un forte richiamo alla responsabilità di tutti,  nell’interesse preminente della popolazione e dei pazienti, invitando gli interessati a rivedere la propria decisione. Al fine di operare una valutazione congiunta della situazione venutasi a creare e degli eventuali provvedimenti da adottare - conclude la nota del dg dell’Asp - sarà convocato,  a breve,  un collegio di direzione allargato a tutti i direttori di struttura complessa».