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«Come al solito il dipartimento della Regione Calabria per la tutela della salute mantiene un'insanabile ambiguità di comportamento, sotto gli occhi stralunati del consulente Franco Pacenza, che per la materia sanitaria rappresenta il governatore regionale, Mario Oliverio».
Lo dichiara la deputata del Movimento 5 stelle Dalila Nesci, in relazione al caos conseguente al decreto commissariale n. 87/2016, che, ratificando un accordo transattivo tra operatori privati, commissari per il rientro e Regione Calabria, riconosce agli erogatori di prestazioni territoriali extraospedaliere la cifra di 37.480.281,81 euro, di cui 25.608.274,58 dalla Regione e il resto a carico delle aziende sanitarie provinciali di Catanzaro, Cosenza e Crotone, da corrispondere entro la fine del settembre 2016.
«Il dipartimento e i commissari – precisa la parlamentare 5 stelle – hanno firmato un accordo transattivo di gran lunga peggiore rispetto a quello proposto lo scorso anno al tavolo convocato dal prefetto di Catanzaro, poi saltato per causa della furba assenza dei commissari Scura e Urbani». «Il problema – spiega la parlamentare – è che adesso i conti sono stati fatti in modo da gravare sulle aziende sanitarie provinciali, obbligate a pagare entro fine settembre. Si tratta di un'assurdità, in quanto non è stata prevista alcuna dilazione delle somme calcolate, che invece doveva esserci, per permettere alle aziende pubbliche di respirare».
«Sono convinta – conclude Nesci – che Pacenza sapesse e che ora stia facendo teatro puro, visto che gli è rimasta la patata bollente. Così si affossa consapevolmente la sanità pubblica. Le responsabilità politiche di questo ennesimo colpo, che avrà effetti molto pesanti per il settore pubblico, sono per intero di Oliverio, che ha scelto in prima persona i vertici del dipartimento per la sanità e il suo consulente personale».