A Crotone, dopo anni di ritardi anche per una serie di controlli Arpacal che avevano riscontrato la presenza di tenorm a cantiere rimasto per lungo tempo aperto, è arrivato finalmente il momento dell’inaugurazione del nuovo Pronto soccorso per il San Giovanni di Dio. I circa 45mila accessi in Urgenza ed emergenza nell’unico nosocomio della più ampia zona ionica della provincia di Crotone potranno contare da domani su una struttura moderna, funzionale ed accogliente, posizionata nell’ala dell’ospedale che già in passato aveva ospitato il Pronto soccorso (nel lato direttamente confinante con lo stadio Ezio Scida), che negli ultimi anni era diventata “area Covid”. Ma l’aspetto ancora più importante è che il Pronto soccorso, Medicina d’urgenza e Obi (Osservazione breve intensiva), torneranno finalmente vicine.

Al taglio del nastro con tutte le autorità, a partire dal prefetto con sindaco, presidente della Provincia, questore e comandante dei carabinieri, alla soddisfazione del commissario dell’Asp pitagorica, del sub commissario alla sanità calabrese Ernesto Esposito e del direttore sanitario del nosocomio Lucio Cosentino, si è abbinata quella del primario Francesco Zaccaria. L’appena nominato dirigente medico, con concorso pubblico ad agosto scorso con il conferimento dell’incarico quinquennale come direttore di struttura complessa Ps, Obi e Medicina e Chirurgia di Accettazione e D’Urgenza, ha sottolineato come sia una grande opportunità per l’intera provincia e gli oltre 150.000 cittadini: «Non è solo una grande superficie di circa mille metri quadrati dotata di strumentazioni moderne ed adeguate - ha fatto notare Zaccaria -, ora abbiamo stanze per il pronto intervento, altre dedicate ai pazienti sotto osservazione ed una grande sala d’attesa destinata ad accogliere i pazienti con i codici meno gravi; all’esterno c’è anche un’ampia “camera calda”, il luogo deputato all’arrivo delle ambulanze e che precede la fase del triage».

Così come decisa è stata la convinzione del commissario dell’Asp di Crotone Brambilla: «È un importante potenziamento delle capacità ricettive del presidio con l’offerta di un servizio tempestivo e di qualità». Presente anche il sub commissario alla sanità calabrese che rappresentava anche il governatore Occhiuto impegnato in altri appuntamenti istituzionali: «Certo c’è ancora molto da fare soprattutto sulla medicina territoriale che deve presto funzionare meglio - ha specificato Ernesto Esposito – ma questo management è sulla strada giusta per dare risposte che questo territorio merita». Trovando proprio in Antonio Brambilla una eco che non ha faticato ad ammettere anche i limiti non ancora affrontati.

«Siamo pronti a mettere a disposizione della comunità la nuova struttura del Pronto soccorso – ha affermato il commissario Brambilla – assicureremo così un importante potenziamento delle capacità ricettive del presidio, con l’offerta di un servizio tempestivo e di qualità, evitando condizioni di sovraffollamento». Nel mentre interveniva sul costo complessivo dei lavori, affidati all’impresa Sami di Catanzaro, pari a 2 milioni e 60mila euro, abbiamo chiesto quando verrà affrontato il tema dei costi fissi dati dai fitti passivi della sede amministrativa del Granaio: «Abbiamo incontrato la proprietà avendo trovato una situazione complicata, ma su certi temi il territorio, anche i sindaci, ci dovranno dare una mano».