Il ministro della Salute: «La misura si rende indispensabile per garantire la sorveglianza e l'individuazione di eventuali varianti del virus al fine di tutelare la popolazione italiana»
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«Ho disposto, con ordinanza, tamponi antigenici Covid 19 obbligatori, e relativo sequenziamento del virus, per tutti i passeggeri provenienti dalla Cina e in transito in Italia. La misura si rende indispensabile per garantire la sorveglianza e l'individuazione di eventuali varianti del virus al fine di tutelare la popolazione italiana. Riferirò più dettagliatamente nel corso del Consiglio dei Ministri convocato oggi».
È quanto dichiara il ministro della Salute, Orazio Schillaci, a seguito della grossa ondata di contagi in Cina a seguito della politica zero-coronavirus, dove sono aumentati e di molto i ricoveri. In ospedale sono finiti soprattutto pazienti anziani, tanto che alcuni medici citati dalla Bbc parlano di strutture sanitarie «estremamente affollate».
Positivo uno su due
Diffusi i dati sui tamponi effettuati sui passeggeri cinesi atterrati in Lombardia in questi giorni. Quasi uno su due, tra quelli che il 26 dicembre sono arrivati a Malpensa dalla Cina a bordo di due voli, sono risultati positivi al Covid dopo il tampone non obbligatorio predisposto dalla Regione Lombardia. «Sul primo volo - ha spiegato l'assessore di Regione Lombardia al Welfare Guido Bertolaso - su 92 passeggeri sono 35 (38%) i positivi. Nel secondo, su 120 passeggeri 62 (il 52%) sono positivi». Adesso «abbiamo attivato la procedura per il sequenziamento - ha concluso - domani mattina avremo i primi risultati».
Spallanzani: «Rischio varianti dalla Cina»
«Il problema Cina oggi va affrontato con tempestività e coesione internazionale. I dati, pochi e poco trasparenti, stanno creando timore nella comunità internazionale, anche quella scientifica». È un passaggio del documento dello Spallanzani sullo "scenario attuale" del Covid. Il timore «è che, in un paese con un alta percentuale di non vaccinati in cui sono stati utilizzati vaccini poco efficaci che danno una bassa protezione di popolazione, una così forte crescita esponenziale dei contagi possa generare la selezione di una nuova variante, molto più immuno-evasiva e trasmissibile».
Il rischio, ragiona lo Spallanzani, è che la nuova variante «traghetti l'evoluzione di SARS-CoV-2 oltre Omicron, la variante dominante a livello globale ormai dalla fine del 2021». Lo Spallanzani afferma, inoltre, che «al momento, le poche informazioni che arrivano dalla Cina indicano che le varianti che stanno alimentando questa nuova imponente ondata di contagi sono le stesse che già circolano da tempo a livello globale, ancora quindi all'interno delle sottovarianti di Omicron».