Potrebbe a breve arrivare una pioggia di sospensioni per gli operatori sanitari che hanno intrapreso la strada del rifiuto del vaccino anti-covid.

Proprio nei giorni scorsi l'azienda ospedaliera Pugliese Ciaccio di Catanzaro ha, infatti, avviato le procedure previste per legge nei confronti dei dipendenti che si sono dimostrati refrattari all'immunizzazione nelle corsie ospedaliere. 

Percentuali basse

Per la verità, si tratta di percentuali davvero molto basse se commisurate al numero di dipendenti complessivi e ai medici e agli infermieri che hanno già aderito alla campagna vaccinale, ma che ugualmente provocano allarme all'interno del presidio ospedaliero poiché alcuni in servizio in reparti a stretto contatto con gli utenti. Seppur dall'inizio della campagna il numero di operatori non aderenti si è sensibilimente assottigliato, tra le corsie è rimasto, infine, un nucleo di irriducibili che continua a rifiutare il vaccino.

Lettere di diffida

In particolare, si tratta di una trentina di operatori su 1.700 in servizio nell'ospedale Pugliese ma che a breve dovranno fornire spiegazioni sul perché del rifiuto al vaccino. Infatti, sono già partite le segnalazioni nei confronti dei 30 operatori che entro 5 giorni saranno chiamati ad offrire un riscontro alle richieste della direzione, fornendo delucidazioni esaurienti. Il numero potrebbe infatti ancora assottigliarsi sulla scorta dei chiarimenti che potrebbero contemplare anche la presenza di patologie tali da rendere rischiosa la vaccinazione e condurre verso un esonero. In tutti i casi contrari, scatterà invece la sospensione dal servizio senza stipendio o emolumento alcuno.