VIDEO | Nuovo derby in campo medico tra i due capoluoghi: l'ultimo decreto di riorganizzazione della rete ospedaliera prevede l'apertura della Tip alla Dulbecco, cosa che comporterà la chiusura all'Annunziata
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Si profila un nuovo derby in ambito sanitario tra Catanzaro e Cosenza in relazione alla dotazione dei posti di terapia intensiva pediatrica. L'ultimo decreto di riorganizzazione della rete ospedaliera, il 198 del 12 luglio 2023, prevede l'attivazione all'Azienda Ospedaliera Unica Dulbecco di Catanzaro della terapia intensiva pediatrica con cinque posti letto. Il medesimo decreto dispone il mantenimento degli attuali posti letto di rianimazione dedicati ai bambini in età pediatrica all'ospedale di Cosenza, solo fino all'entrata in funzione di quelli di Catanzaro. Poi nel presidio bruzio bisognerà cessare le attività. Così è scritto nero su bianco nel documento.
Posti letto in rapporto alla popolazione
Il direttore del dipartimento materno infantile dell'Annunziata Gianfranco Scarpelli conferma: «La terapia intensiva pediatrica sarà appannaggio dell'Hub di Catanzaro anche se Cosenza, dal 2018, opera con sei posti letto dedicati, dando risposte ai bisogni di tutta la regione. Quando Catanzaro sarà in condizione di partire noi potremo anche smettere». Il numero di posti letto è stabilito in rapporto alla popolazione. Per questo in Calabria non è ipotizzabile il mantenimento della Tip, la terapia intensiva pediatrica appunto, in due diversi nosocomi.
La situazione nelle altre regioni italiane
D'altra parte in Italia si può contare su appena 202 posti letto, con una media di tre posti ogni milione di abitanti, la media europea è di otto posti, con punte di oltre dieci posti in Liguria e assenza di posti letto in regioni come Valle d'Aosta, Trentino Alto Adige, Umbria, Abruzzo, Molise, Basilicata e Sardegna. «L'allestimento della Tip a Cosenza è giunto a valle di un percorso di formazione condotto dal personale con grandi sacrifici per raggiungere le competenze necessarie – ha sottolineato Scarpelli – che continueremo a mettere a disposizione in attesa di capire come si evolverà questa situazione». Nel video allegato l'intervista che Gianfranco Scarpelli ha rilasciato al nostro network