Mario contro Mario. Il secondo atto del duello tra il presidente della Regione Oliverio ed il sindaco di Cosenza Occhiuto, si consuma all’ombra del nuovo ospedale da realizzare nel capoluogo bruzio. Il governatore lo immagina in quest’area, nel quartiere periferico di Vaglio Lise, dove la stazione ferroviaria si incrocia con il tratto urbano della statale 107. Un luogo, secondo Oliverio, facilmente raggiungibile dai diversi angoli della provincia, sia in treno, sia in auto, ma anche dall’eliporto delle Cannuzze da cui decolla ed atterra l’elisoccorso.

Occhiuto però non intende depauperare di servizi l’area sud della città, alle porte del centro storico. Per questo ha più volte ribadito che il nosocomio dovrà sorgere tra l’attuale presidio dell’Annunziata ed il Mariano Santo, sulle colline che si affacciano verso la città vecchia. Due posizioni evidentemente inconciliabili. A scatenare la polemica delle ultime ore lo studio di fattibilità finanziato dalla Regione per allocare la nuova struttura sanitaria a Vaglio Lise, senza consultare i tecnici di Palazzo dei Bruzi. Dietro l’angolo il rischio di un nuovo conflitto, dopo quello ancora irrisolto della metrotramvia.

Ci sarebbe una terza soluzione, proposta dall’ex consigliere regionale Salvatore Magarò; quella di utilizzare entrambi i siti. A Vaglio Lise potrebbe trovare spazio il nuovo ospedale, l’area dell’Annunziata invece, dovrebbe trasformarsi in un grande poliambulatorio in cui offrire i servizi territoriali oggi erogati dall’Azienda Sanitaria Provinciale in edifici non sempre funzionali, i cui affitti gravano sulle già disastrate casse della sanità calabrese.

Salvatore Bruno