VIDEO E FOTO | La nuova strumentazione è costata un milione e 200mila euro, finanziati dal Pnrr. Il commissario De Salazar: «L'ospedale sta moltiplicando le sue eccellenze»
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L'investimento sostenuto dall'Università della Calabria per l'acquisto del braccio robotico da impiegare nel gruppo operatorio dell'Annunziata di Cosenza negli interventi di chirurgia spinale e cerebrale, è di circa un milione e 200mila euro. Risorse del Pnnr impiegate nell'ambito della costante trasformazione del presidio ospedaliero in policlinico universitario. Lo strumento, già pienamente efficiente, è stato ufficialmente presentato nel corso di una conferenza stampa con la partecipazione del rettore dell'Unical Nicola Leone, del commissario straordinario dell'Azienda Ospedaliera, Vitaliano De Salazar, del coordinatore del corso di laurea in medicina e chirurgia Td Marcello Maggiolini e del direttore della Uoc di Neurochirurgia, Salvatore Aiello.
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«È una missione nella quale crediamo molto – ha sostenuto il rettore parlando con i giornalisti – Abbiamo assunto un impegno per migliorare il sistema sanitario della Calabria e stiamo portando a casa in breve tempo risultati eccellenti. L'arrivo di nuovi docenti che hanno già preso servizio in corsia ci consentiranno di aprire quattro nuove scuole di specializzazione e con esse di offrire una opportunità di formazione che prima non c'era. Oggi lavoriamo in piena sinergia con il commissario per dare ai pazienti le migliori opportunità di cura».
Proprio il commissario De Salazar ha parlato di percorso ormai avviato da cui non si tornerà indietro, accennando anche al suo ruolo di commissario in esaurimento ma che potrebbe proseguire in qualità di direttore generale, appena il commissario ad acta procederà alla pubblicazione del relativo bando, dopo la revoca per questioni tecniche decisa nei giorni scorsi. «L'ospedale – ha poi aggiunto De Salazar – sta moltiplicando le sue eccellenze. Nell'ultimo anno sono stati compiuti 1200 interventi chirurgici per una produzione in termini economici di 11 milioni di euro. Questi risultati non si percepiscono nell'immediato. Mi rendo conto che l'utenza, soprattutto quella del pronto soccorso, dove metà degli spazi sono interessati da ristrutturazione, percepisce il pronto soccorso come una trincea. Ma è un problema non di Cosenza ma di tutto il paese».
La nuova strumentazione «migliorerà le nostre performance – ha sottolineato il direttore della neurochirurgia Salvatore Aiello – Effettueremo interventi meno invasivi e più veloci, con minori tempi di dimissione e quindi meno disagi per il paziente e meno costi per l'Azienda».