VIDEO | Il direttore sanitario Martino Rizzo avverte sulla situazione critica: «L'aumento dei casi preoccupa ma non da richiedere misure drastiche»
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Si riaffaccia l’emergenza Covid, l'Ospedale "Nicola Giannettasio" di Corigliano Rossano si trova al centro dell'attenzione a causa di nuovi flussi. Il reparto dedicato al trattamento dei pazienti affetti dal virus è al collasso, con una divisione stracolma che ha costretto alcuni pazienti a trovare temporanea sistemazione nel pronto soccorso.
Casi in aumento
Il direttore sanitario dell'Asp di Cosenza, il dottor Martino Rizzo, mette in luce le misure adottate per fronteggiare questa emergenza. «Dal punto di vista della sintomatologia, non vi è al momento motivo di preoccupazione. Direi che siamo in una situazione di allerta, poiché i casi stanno aumentando, associati anche all'influenza, che determina una sintomatologia simile. La difficoltà aggiuntiva è dovuta al fatto che abbiamo imparato a convivere con il Covid, e quindi non c'è più la corsa al tampone come inizialmente. Tuttavia, stiamo assistendo a un aumento effettivo dei casi. Fortunatamente, la gravità della sintomatologia è generalmente lieve, anche se con l'aumento dei casi ci saranno pazienti che necessiteranno di ricovero ospedaliero, soprattutto soggetti fragili e anziani».
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La gestione dell'emergenza
Il dottor Rizzo ha sottolineato che nonostante l'aumento dei casi, al momento non si è giunti a una situazione di gravità tale da richiedere misure drastiche. Ha chiarito che l'Asp di Cosenza è pronta a rispondere a un eventuale peggioramento della situazione. «Attualmente, disponiamo di 36 posti letto che erano stati organizzati in epoca Covid. Il reparto è attualmente operativo a metà capacità, con 18 posti letto occupati. Nel caso in cui l'emergenza dovesse peggiorare, siamo pronti a rafforzare il personale e aumentare il numero di posti letto. Tuttavia, è importante sottolineare che al momento la gravità dei sintomi non giustifica ancora l'attivazione di tutte le risorse a disposizione. Dobbiamo bilanciare la gestione dell'emergenza con il mantenimento delle altre attività sanitarie, evitando un rallentamento globale del sistema, come abbiamo visto nella prima fase della pandemia». Il direttore sanitario ha sottolineato l'importanza di mantenere precauzioni di base per contrastare la diffusione del virus, come evitare luoghi affollati e, soprattutto per i soggetti fragili, l'uso precauzionale della mascherina.