L’ex sindaco di Mandatoriccio Dario Cornicello racconta l’odissea vissuta questa mattina. Il Cup è chiuso e dunque non è possibile fare la visita ortopedica: «Ora dovrò aspettare fino a martedì. E se mi succede qualcosa?»
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L'ex sindaco di Mandatoriccio Dario Cornicello
Un incidente domestico che si trasforma in un calvario burocratico e umano. È la vicenda raccontata da Dario Gornicello, avvocato ed ex sindaco di Mandatoriccio, che denuncia un problema ormai cronico del sistema sanitario calabrese: l’impossibilità di accedere a cure fondamentali a causa di ostacoli amministrativi. T
Tutto inizia prima di Natale, quando Cornicello si frattura l’avambraccio e un dito. Dopo l’ingessatura iniziale, la visita di controllo e ortopedica viene fissata per il 4 gennaio. Ma al momento di recarsi al Cup (Centro Unico Prenotazioni) dell’ospedale “Nicola Giannettasio” di Rossano per pagare il ticket, l’avvocato scopre che è chiuso. «Mi hanno detto di andare in farmacia – racconta – ma lì non erano registrate le ricette. Sono tornato indietro, ma non c’è stato nulla da fare».
Il caos non si ferma qui. Senza il pagamento del ticket, il personale sanitario non può procedere con la visita. «Io sto male – continua Gornicello – sono oltre 22 giorni che non riesco a dormire, dormo mezz’ora a notte. Ho chiesto ai medici di visitarmi comunque, ma mi hanno detto che senza ticket non c’è possibilità».
L’ex sindaco si ritrova così in un limbo. «Adesso ci sono tre giorni di festa, e io devo aspettare martedì per prenotare e pagare. Ma chissà quando mi daranno un appuntamento per togliere questo tutore che non sopporto più. È una situazione insostenibile».
La denuncia di Cornicello è anche un appello alle istituzioni. «Non è possibile che la sanità calabrese sia ridotta così. Chi si prende la responsabilità se sto male o succede qualcosa? Non posso vivere con un braccio in queste condizioni, e non posso aspettare ancora giorni o settimane».
Un’esperienza che, purtroppo, non è isolata. Le difficoltà di accesso alle prestazioni sanitarie, le lungaggini burocratiche e la chiusura di servizi essenziali nei giorni festivi sono problemi che molti cittadini calabresi conoscono bene. Cornicello conclude con una domanda che è anche un monito: «Cosa deve fare un cittadino quando le istituzioni non rispondono?»