Il presidente della Regione: «Purtroppo ci troviamo ad affrontare problematiche che hanno radici profonde, causate da decenni di mala gestione della cosa pubblica e della sanità in particolare»
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«La sicurezza dei cittadini e degli operatori sanitari viene prima di ogni altra cosa». È quanto afferma il presidente della Regione Calabria, nonché commissario straordinario alla Sanità, Roberto Occhiuto, in merito alla decisione di sospendere le attività in una parte dell’ex ospedale Scillesi d’America di Scilla, presa dal commissario dell’Asp di Reggio Calabria Lucia Di Furia, che verrà chiuso il 23 settembre prossimo in quanto i locali presentano dei problemi strutturali e risultano non sicuri. Tutto ciò era stato già denunciato in un ampio reportage di lacnews24.it nel marzo dello scorso anno.
«Rilievi tecnici hanno evidenziato che gli edifici del cosiddetto "nuovo ospedale" di Scilla non garantiscono tutto questo, e bene ha fatto il commissario straordinario dell’Asp di Reggio Calabria, Lucia Di Furia, a decidere per la sospensione dell’attività sanitaria - che continuerà ad essere erogata in locali che verranno individuati nelle prossime ore - dal prossimo 23 settembre», ha continuato il presidente.
«Purtroppo nella nostra Regione ci troviamo ad affrontare problematiche che hanno radici profonde, causate da decenni di mala gestione della cosa pubblica e della sanità in particolare. Ma non ci lasciamo scoraggiare. Gli edifici saranno ristrutturati, messi a norma, e il presidio sanitario di Scilla riaprirà come Casa della salute - ha concluso Occhiuto -. Anche questi contrattempi ci aiuteranno a continuare nella strada che abbiamo intrapreso, e a disegnare e costruire la sanità del futuro».