Nel 2025 la Regione si appresta ad autorizzare l’erogazione delle indennità di pronto soccorso che il Governo ha stanziato per l’annualità 2022. Con tre anni di ritardo, quindi, il personale del comparto potrà finalmente ricevere una ricompensa economica per le attività svolte nei reparti più esposti a stress lavorativo e a rischio, spesso, anche della propria incolumità.

Una trattativa lunga, dunque, ed estenuante che si dovrebbe concludere – il condizionale è d’obbligo – nei prossimi giorni quando il commissario ad acta recepirà il verbale sottoscritto dalle organizzazioni sindacali con un decreto che autorizzerà le aziende sanitarie e ospedaliere calabresi a liquidare l’emolumento.

Non si tratta per la verità di grandi cifre. La Cittadella ha, infatti, scelto di non integrare con ulteriori risorse regionali le somme già stanziate dal Governo allo scopo di rendere più corposo l’importo. Una soluzione ritenuta «difficilmente percorribile» e che «non risolverebbe la problematica nell’immediatezza» secondo il sub commissario, Ernesto Esposito, nonostante diverse altre Regioni abbiano, invece, deciso di farlo. 

È stata proprio la quantificazione delle indennità a ritardarne la liquidazione, divenuta ripetutamente oggetto di riconteggi e ripensamenti, fino alla firma finale apposta sul verbale da parte delle organizzazioni sindacali, avvenuta nei giorni scorsi. E che dovrebbe finalmente certificare la conclusione delle trattative.

Il personale del comparto riceverà, quindi, una indennità del valore di 80 euro mensili, calcolati sulla base dell’effettiva presenza in servizio. In tal senso, ogni azienda sanitaria e ospedaliera ha trasmesso al dipartimento Salute e Welfare il numero di ore prestato in pronto soccorso dal proprio personale durante l’annualità 2022, ottenendo come risultato l’assegnazione della somma di 0,56 euro all’ora, 80 euro al mese.

A sottoscrivere l’accordo la Fp Cgil, la Cisl Fp, il Nursind, il Nursing Up e la Fials. Contraria la Uil Fpl. Lo stesso criterio dovrebbe essere utilizzato anche per il riparto delle risorse relative all’annualità 2023.