La struttura potrà ospitare 20 persone. La direttrice scientifica Elena Sodano: «Faranno la spesa, andranno dal panettiere, dal macellaio, proprio come avviene nella Casa Paese di Cicala»
Tutti gli articoli di Sanità
PHOTO
È stato inaugurato nel centro di Catanzaro il servizio diurno della Ra.Gi. onlus, 20 posti disponibili per altrettanti soggetti ammalati di demenza.
Accogliente e funzionale la struttura è allocata all'interno dell'ex Umberto I, nei locali Asp di Via Acri, realizzando pertanto una virtuosa simbiosi tra pubblico e privato.
«Non siano scarti da rottamare»
Tra i presenti l'arcivescovo di Catanzaro-Squillace monsignor Claudio Maniago. «È importante - ha detto il presule - che queste persone non rappresentino uno scarto, come direbbe Papa Francesco, e come le macchine che a un certo punto, invecchiano e si mettono da parte e quindi non servono più. Questa sarebbe una visione non umana e sarebbe veramente molto grave».
«Il Santo Padre proprio in questa giornata in cui si ricorda a livello mondiale la lotta contro l'Alzheimer - ha continuato Maniago - ha invitato la scienza a lavorare con più intensità, ma ha chiesto anche che si moltiplichino realtà come questa, un esempio in cui ci sia accoglienza sostegno alle persone».
Territorio come strumento terapeutico
«Già dalla prossima settimana - ha detto una entusiasta Elena Sodano, energica pioniera calabrese delle terapie non farmacologiche che rallentano le neurodegenerazioni - la città di Catanzaro sarà arricchita dalla presenza delle persone con demenza che andranno nel centro storico, faranno la spesa, andranno dal panettiere, dal macellaio, proprio come avviene nella Casa Paese di Cicala».
«Questa è una grande vittoria - ha aggiunto la direttrice scientifica di Ra.Gi. - perché ancora una volta facciamo del territorio un strumento terapeutico. Le famiglie possono chiamare il nostro numero verde 800 034443 e poi naturalmente se ci sono le varie compatibilità usufruire dell'accesso».
«Ci tengo infine - ha rilevato Sodano - a dedicare questa struttura al dottor Leonardo Melito, dirigente del Comune mancato 10 anni fa circa e che è stato fondamentale nel concepire questo centro, autentica risorsa della città capoluogo di regione».