«La Lega continua a lavorare affinché il colonello Maurizio Bortoletti possa rapidamente assumere l’incarico al quale lo ha nominato il Governo nel Consiglio dei Ministri del 18 novembre scorso, quello di sub commissario ad acta per l’attuazione del Piano di rientro dai disavanzi sanitari nella regione Calabria». A dirlo in una nota è il responsabile del dipartimento Sanità della Lega, Elio D'Alessandro.

«La nomina del colonnello dei carabinieri Maurizio Bortoletti era ed è stata una decisione coraggiosa - al di là dei risultati già conseguiti dall’Ufficiale in Calabria, a Salerno e a Pompei - una scelta forte - perché è la prima volta nella storia repubblicana che viene nominato in questa posizione un ufficiale di polizia giudiziaria in servizio - e, infine, va detto, una determinazione inevitabile dopo la fallimentare gestione del commissariamento della sanità calabrese, che dura da 12 anni e che la Corte Costituzionale ha censurato».

«Questo Governo - continua la nota -, prevalendo sul sistema responsabile di questo sfascio, ha nominato il colonnello Bortoletti dando, così, ascolto alla Corte Costituzionale. Sembra averlo dimenticato l’onorevole Sapia. O fa finta di non ricordarlo. Invece di alimentare il ventilatore delle dicerie messe in giro ad arte dal sistema che ha affossato la sanità calabrese in questi 12 anni di commissariamento. In questi tre mesi ne abbiamo sentite di tutti i colori su questo ritardo: un caso che diventa un giallo, in corso un braccio di ferro, un intervallo inusuale, matassa intricata, vicenda che ha un che di misterioso, di un ostacolo dai poteri forti».

Il responsabile del dipartimento Sanità del partito del Carroccio continua: «Poi, che sarebbe solo una questione di soldi o di benefit o di richieste di soluzioni addirittura illegittime. Se fossero questioni vere, ci aspettiamo che l’Arma dei carabinieri le denunci e proceda. Se non lo sono, e sono invece maldicenze messe in giro in assenza di argomenti concreti, ci aspettiamo che il Governo rimuova i responsabili del ritardo e proceda in ogni sede contro chi si è contrapposto ad una decisione assunta dal Consiglio dei Ministri favorendo – in modo doloso o colposo, poco interessa - i “beneficiari” del sistema descritto dalla Corte Costituzionale».

«Lo dica anche l’onorevole Sapia, insieme a tutti i parlamentari della Calabria. Sempre che, ovviamente, i responsabili non se ne siano già andati loro stessi, vergognandosi, dopo la risposta ricevuta dal ragioniere generale dello Stato pochi giorni orsono: “… si esprimono perplessità in quanto non si rinvengono i presupposti generali per il ricorso a tale istituto …”, sostenuto per 80 giorni quale unica soluzione».

Crediamo, e vogliamo continuare a pensarlo, che lo Stato non possa abdicare di fronte a chi si contrappone a una decisione del Governo e a chi ci aveva già provato a bloccare tutto: la nomina del colonnello Bortoletti non risulta nel comunicato del Consiglio dei Ministri del 18 novembre, fatto mai accaduto prima; il presidente Draghi, pur essendo in Italia,  riesce  a firmare il dpcm di nomina solo 5 giorni dopo il CdM, cioè il successivo 23 novembre (la data del decreto è abitualmente quella del giorno stesso del CdM o del giorno successivo, come dimostra la nomina dell’altro subcommissario, il dott. Ernesto Esposito).

«Basta così, ve lo chiediamo per favore - si legge in conclusione della nota -, perché la Calabria non può più subire simili sfregi. La Lega chiede a tutti i calabresi “per bene” di fare fronte comune per far sì che il colonello Bortoletti possa assumere l’incarico al quale lo ha chiamato il Governo. Aspettiamo su queste posizioni l’onorevole Sapia e chiunque voglia far prevalere l’interesse generale».

La replica di Sapia

La replica di Sapia non si è fatta attendere e a stretto giro ha rintuzzato le dichiarazioni di Elio D'Alessandro: «Il responsabile del dipartimento Sanità della Lega, mi ha accusato per dichiarazioni che non ho mai fatto, a proposito del mancato arrivo del colonnello Maurizio Bortoletti alla Cittadella regionale quale vice del commissario Roberto Occhiuto. A scanso di equivoci, ribadisco quanto avevo già detto. Il governo nominò Bortoletti nello scorso novembre, ma a quasi tre mesi da allora il sub-commissario non ha ancora preso servizio. Dato il tanto tempo trascorso, che è troppo, delle due l’una: o il governo si attiva perché il colonnello Bortoletti possa insediarsi subito, oppure nomina altri al suo posto, senza ulteriori indugi. Specie adesso, la sanità calabrese ha bisogno di un esperto di conti che faccia luce sui bilanci delle aziende sanitarie calabresi; molti dei quali, purtroppo, mai approvati. Ragionamenti diversi non mi interessano».

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