La parlamentare denuncia diverse criticità riscontrate al “Vittorio Cosentino” e sottolinea l’importanza del presidio per un territorio vastissimo e classificato come zona disagiata
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«L’ospedale di Cariati continua ad evidenziare l'urgenza di interventi immediati per garantire ai cittadini il diritto a una sanità pubblica efficace e accessibile». A dirlo è la deputata M5s Vittoria Baldino che questa mattina si è recata nei locali del “Vittorio Cosentino” di Cariati per una visita ispettiva.
«La situazione più critica riguarda l’assenza di un concreto passo avanti per attuare il decreto che sancisce la riapertura dell’ospedale. Il Decreto del Commissario ad acta 14 marzo 2024 n. 69 infatti ha previsto il Presidio ospedaliero “Vittorio Cosentino” di Cariati quale Ospedale di zona particolarmente disagiata inserendo la struttura nella rete ospedaliera, integratoacon lo Spoke di Corigliano Rossano, per garantire risposte adeguate ai territori di riferimento ma ancora oggi i cittadini sono in attesa del documento finale. Parliamo di una struttura messa nella rete ospedaliera grazie alla lunga mobilitazione di Comitati e cittadini che denunciano sin dal Piano di rientro del 2009 le criticità relative alla posizione geografica di Cariati e del bacino di popolazione di riferimento rispetto agli ospedali più vicini e che per questo è in attesa di: 20 posti letto di Medicina Generale, una Day Surgery per prestazioni di chirurgia generale ambulatoriale, 4 posti letto Day Hospital nella branca della cardiologia, servizi dedicati per la gastroenterologia e oncologia».
Tante le criticità riscontrate da Baldino, a partire da quelle relative al laboratorio analisi non operativo h24 «per cui si renderebbe necessario – sottolinea la parlamentare - modificare il Decreto della rete dei laboratori. Assicurare un laboratorio analisi attivo 24 ore su 24 è indispensabile per le emergenze e per un’assistenza sanitaria adeguata».
Ritardi vengono registrati, poi, nei lavori del pronto soccorso. «Serve un'accelerazione immediata per garantire un servizio pienamente funzionante. Occhiuto vada oltre l’annuncite. È inaccettabile per esempio che i locali di radiologia siano segnati da gravi infiltrazioni d’acqua nonostante le risorse economiche a disposizione», rimarca Baldino.
Tra i servizi richiesti quello di dialisi peritonale per una terapia domiciliare che i pazienti possono eseguire a casa dopo un periodo di preparazione ed educazione presso il centro dialisi. «Come tutti i presìdi ospedalieri – va avanti Baldino - resta la carenza di personale che interessa soprattutto personale oss e infermieristico oltre alla carenza cronica di anestesisti e radiologi tanto da dover richiamare medici in pensione».
«L’ospedale di Cariati rappresenta un presìdio cruciale per un territorio vastissimo. È tempo di passare dalle parole ai fatti: la salute non può aspettare», conclude Baldino.