La sanità continua ad essere al centro dell’agenda politica del gruppo del Pd in Consiglio regionale. Dopo le diverse iniziative dell’estate militante, la proposta di legge per l’aumento degli investimenti per la sanità pubblica, di concerto con altri cinque Consigli regionali italiani, e l’iniziativa sulla medicina di prossimità del prossimo 27 settembre a Lamezia, adesso l’avvio di un’attività di verifica sul campo. I dettagli sono contenuti in un comunicato degli stessi dem.

I consiglieri del Pd, tramite pec, hanno formalmente invitato i direttori delle Asp a fornire la disponibilità per l’organizzazione di una visita presso le varie Aziende. Una necessaria attività di approfondimento, caratterizzata dal massimo spirito costruttivo, che – si legge in una nota stampa - potrebbe dare impulsi fondamentali dopo gli incontri con i vertici burocratici delle Aziende sanitarie e ospedaliere della nostra Regione.

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Con la stessa comunicazione il gruppo dem ha poi sollecitato ai vertici delle Asp la risposta ad una precedente pec, dello scorso sei settembre, con la quale avevano chiesto alcune informazioni in ordine alla situazione contabile delle varie Aziende. Tra queste: l’ammontare dei debiti pregressi e dei debiti non ancora saldati, nonché la capacità tecnico-finanziaria dell’Azienda di saldare i debiti entro il 31 dicembre 2023. Infine, in caso di incapacità a saldare il debito, i consiglieri dem hanno chiesto quali strategie aziendali sono state previste per l’anno 2024 al fine di affrontare le eventuali procedure di pignoramento o le nomine di commissari da parte della Giustizia amministrativa che, certamente, graveranno pesantemente sulle casse dell’Azienda sanitaria.

«Servono segnali concreti – dichiara Mimmo Bevacqua – e dati precisi sui quali potere confrontarsi per affrontare e risolvere le principali criticità. La sanità calabrese è ferma al palo da troppo tempo e non si può più perdere neanche un secondo per invertire il trend e fornire ai cittadini un servizio sanitario finalmente all’altezza e uguale per tutti».