La ratifica del commissario ad acta arriva a distanza di cinque mesi dall'adozione del documento che definisce gli assetti del nuovo ente di governance della sanità calabrese. In ritardo rispetto alla tabella di marcia che era stata fissata da Profiti (ASCOLTA L'AUDIO)
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È finalmente arrivata la bollinatura sull'atto aziendale di Azienda Zero. Il documento che definisce gli assetti dell'ente di governance della sanità calabrese è stato ratificato questa mattina dal commissario ad acta, Roberto Occhiuto, che l'ha approvato con proprio decreto.
L'atto di convalida giunge a diversi mesi dall'adozione del documento avvenuta nel febbraio scorso da parte del commissario straordinario di Azienda Zero, Giuseppe Profiti, e concretizza un ulteriore passo in avanti verso la nascita della agenzia che a regime dovrà surrogare numerose funzioni attualmente svolte dal dipartimento Tutela della Salute e dalle aziende del servizio sanitario regionale.
L'approvazione dell'atto aziendale arriva, tuttavia, in ritardo rispetto la tabella di marcia più volte declinata dal manager posto alla guida di Azienda Zero. L'ultima deadline per la nascita dell'ente era stata fissata all'1 di luglio ma evidentemente il percorso ha subito qualche rallentamento.
All'appello manca, ad esempio, ancora il personale. I termini dell'avviso pubblico per verificare la disponibilità di dirigenti da reclutare in temporaneo utilizzo nell'ente sono stati prorogati. Oltre alle numerose censure mosse dal tavolo di verifica interministeriale. Da ultimo, l'accusa di genericità delle linee guida formulata dai funzionari ministeriali accompagnata da una reprimenda sulle procedure amministrative.
«Sarebbe opportuno dapprima adottare la norma regionale che superi i rilievi posti dai tavoli sulla legge regionale di istituzione di Azienda Zero e solo successivamente emanare i relativi provvedimenti attuativi», era stato il suggerimento giunto da Roma nel corso dell'ultima riunione sulla verifica dello stato di attuazione del piano di rientro sanitario.
Nel decreto di approvazione del documento, commissario e sub commissario ritengono «coerente» l'atto aziendale con le linee guida approvate il 3 febbraio, ragion per cui «si può procedere all'approvazione dell'atto aziendale».