Non intende rinunciare alla battaglia legale l'ex commissario straordinario dell'Asp di Reggio Calabria. Il Tar oggi ha respinto la richiesta di sospensiva, considerando analoghe le figure del direttore generale e del commissario straordinario. Ma Gioffrè vuole andare avanti, convinto che nel giudizio di merito, o in caso in appello al Consiglio di Stato, riuscirà a dimostrare le sue ragioni.


"Rispetto, pur non condividendola, l’ordinanza del Tar   Lazio che non mi concede la sospensiva, cosa ampliamente prevedibile visto la cessata urgenza, e attendo, serenamente, la decisone di merito che comunque, in caso avverso, appelllerò al Consiglio di Stato.


Ora i miei oppositori “a prescindere” si tengano la loro gioia; a me rimane l’orgoglio di avere servito lealmente la mia terra in uno dei settori più disastrati dove i “poteri” hanno lungamente danzato  senza pudore sui diritti degli ammalati.   Si, lo ribadisco, ho assolto un mandato, spezzato assurdamente proprio  pochi giorni prima del suo scadere, in spirito di “servizio repubblicano”  in nome e per conto di una  Azienda che aveva smarrito   la sua funzione di presidio insostituibile  a tutela del  diritto alla salute dei cittadini. Mi rimane l’orgoglio -  che nessuno potrà cancellare -  di avere  impedito l’esecuzione di transazioni  per milioni di euro già in precedenza deliberati; di essermi speso senza limitarmi all’ordinario, affiancando il soggetto attuatore per il rientro dal debito; di avere  strenuamente cercato di oppormi ad un attacco imponente alle casse dell’Ente promuovendo procedure trasparenti per  il pagamento dei creditori;. Con  me, nel Palazzo i mercanti del tempo non hanno nemmeno provato ad entrarci'.