Ha destato molto clamore la delibera dell’Asp n° 2149 del 10 ottobre scorso con cui l’azienda di Cosenza ha deciso di acquistare un’auto nuova di zecca per le esigenze di rappresentanza del direttore generale Antonello Graziano. La scelta è ricaduta su una Audi A6 Business Design 50 Tdi Quattro tiptronic Mild Hybrid. Un bel mezzo non c’è che dire, ma per acquistarlo l’azienda ha dovuto penare e non poco.

L’Asp di Cosenza, difatti, prima si è rivolta al Mepa. La ditta, però, che si era aggiudicata la gara sul mercato elettronico ad un certo punto, si legge nella delibera, sparisce e non consegna più l’auto. Non solo non fornisce la macchina, ma non risponde nemmeno alle diverse sollecitazioni dell’azienda in merito non riuscendo nemmeno ad ipotizzare una data di consegna della vettura. A quel punto, però, da via Alimena non si sono persi d’animo e si sono rivolti direttamente al mercato. Il responsabile del Servizio parco Automezzi ha sondato alcune concessionarie e alla fine ha individuato la soluzione più idonea. L’auto è stata acquistata direttamente da una concessionaria di Rende per la modica cifra di 75mila euro. Nella delibera si parla di prezzo vantaggioso perché il prezzo originario era di 85.086,56, la concessionaria ha effettuato quindi uno sconto di ben decimila euro.

Se questo è l’impianto della delibera restano una serie di perplessità. La prima riguarda la necessità dell’acquisto o meglio la necessità di acquistare un’auto così importante da parte di una azienda che invece, per ristrettezze di cassa, acquista automediche e ambulanze di seconda mano dalla Lombardia. Con 75mila euro forse un’ambulanza nuova poteva comperarsi oppure la direzione strategica poteva comprare un’auto a km zero o addirittura di seconda mano ma tenuta bene per realizzare qualche economia.

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L’altro aspetto poco chiaro è perché l’Asp si sia rivolta al mercato dopo la “sparizione” della ditta che aveva vinto la gara. A rigor di logica avrebbe dovuto rivolgersi nuovamente a Mepa o al massimo pubblicare una manifestazione d’interesse per acquisire più di un preventivo. Invece nella delibera si fa riferimento alla legge sugli acquisti sotto soglia della Pa che, per importi inferiori ai 140mila euro, rende possibile effettuare anche senza consultazione di più operatori economici. Unico requisito richiesto è che il venditore sia in possesso di documenti attestanti esperienze nel settore. Così l’Asp ha proceduto.

Ma c’è un altro punto abbastanza dubbio e riguarda la cilindrata dell’auto che è un 3000. Il problema è che il cosiddetto decreto “auto blu”, voluto dal Governo Berlusconi, non solo limitava l’utilizzo di auto aziendali, ma fissava anche un tetto alla cilindrata delle vetture da utilizzare. Il limite è fissato in 1600 cc. Anche qui troviamo una risposta nella delibera. Secondo l’azienda poiché il veicolo è ibrido non è soggetto al limite di cilindrata che è stato pensato in chiave di sostenibilità ambientale.

Non sappiamo se queste considerazioni siano fondate e quindi le diamo per buone. Restano questioni di opportunità in merito all’acquisto che non ci pare rientri fra le mille emergenze che vive l’Asp più grande della Calabria. Sembra strano infine che nella delibera non si faccia alcun tipo di riferimento all’offerta arrivata tramite Mepa: che tipo di auto era? A che costo? E perché il vincitore assegnatario della gara è alla fine sparito? Domande forse banali ma che dovrebbero trovare una risposta.