VIDEO | Conferenza stampa nella sede dell'Azienda sanitaria: «Eliminati debiti e crediti deteriorati, alcuni risalenti al 1967. Il contenzioso? Qualcuno ha iscritto 79 milioni di passivo invece di 79mila euro»
Tutti gli articoli di Sanità
La prima notizia è che l’Azienda sanitaria provinciale di Cosenza ha approvato il bilancio di previsione 2022. La seconda, addirittura più eclatante, è che il documento contabile registra un avanzo di circa 20 milioni di euro, differenza tra un attivo di circa 440 milioni e uno stato passivo da 420 milioni.
Incredibile metamorfosi
La metamorfosi che in poco più di cento giorni ha sovvertito lo stato di salute dell’Ente da comatoso a virtuoso, va ricercata, ha spiegato nel corso di una conferenza stampa il commissario straordinario Antonello Graziano, nella pulizia adottata dai tecnici attraverso lo stralcio di crediti e debiti inesigibili, alcuni risalenti al 1967, e nella correzione di macroscopici errori, come quello di trasformare una fattura di 79 mila euro in una passività monstre da 79 milioni. Alla fase della ricognizione seguirà certamente la ricerca delle responsabilità. Alcune funzioni il commissario le ha avocate a sé, altre sono state affidate ad un gruppo di lavoro che già il precedente dirigente, Vincenzo La Regina, aveva costituito per tentare di diradare la nebbia calata da tempo sui settori nevralgici dell’Azienda.
L'affidabilità delle cifre
«È un bilancio affidabile perché basato su poste certe – ha sottolineato Graziano parlando con i giornalisti – ed anche le cifre iscritte nel contenzioso pari a 18 milioni per il 2022 e a circa 80 milioni complessivi, trovano coperture pure nel caso in cui dovessimo soccombere in tutti i giudizi in cui siamo chiamati in causa. Operare la verifica su ogni singola voce dello strumento contabile non è stata impresa facile – ha sottolineato – Mi è apparso subito chiaro che l’Asp non potesse avere tutti quei debiti. Insieme ad uffici resilienti e collaboranti, lavorando anche dieci ore al giorno, abbiamo fatto chiarezza. Non vogliamo adesso inaugurare un periodo di caccia alle streghe. Qualcuno non ha lavorato come avrebbe dovuto e qualche responsabilità andrà attribuita. Abbiamo puntato tutto sull’approvazione del bilancio perché è un punto fermo necessario per ripartire».
Bilancio non più ingessato
Il risanamento dei conti consente ora di liberare risorse, per anni rimaste ingessate, da destinare al rinnovo del parco tecnologico ma soprattutto alle assunzioni. «Abbiamo già reclutato 300 unità di personale. Entro fine anno si arriverà a 450». Graziano ha snocciolato i numeri di questa operazione di contrattualizzazione, in massima parte operata ricorrendo allo strumento dei concorsi a tempo indeterminato o attingendo a graduatorie già esistenti: «Sono stati pubblicati o sono in corso di pubblicazione gli avvisi per assegnare 21 ruoli di primario così da collocare un referente nelle unità operative complesse del territorio. Abbiamo poi assunto 46 medici. Ne mancano ancora 68 per coprire il totale di 114 che erano vacanti. Purtroppo registriamo una scarsa partecipazione alle procedure concorsuali oppure la rinuncia di molti vincitori. Per questo aspettiamo l’innesto del contingente in arrivo da Cuba annunciato dal Commissario al piano di rientro Roberto Occhiuto. Inoltre – ha sostenuto ancora Antonello Graziano - abbiamo ingaggiato 165 infermieri di cui una parte sarà destinata in maniera esclusiva e per la prima volta all’Assistenza Domiciliare Integrata. Questo consente di rendere funzionale i servizi ADI con personale dedicato e non attraverso il sistema delle prestazioni aggiuntive, con un risparmio stimato di circa 400 mila euro all’anno».
Ancora numeri
«Coperti anche 67 posti di Oss su 75 e poi stiamo espletando i concorsi per logopedisti, fisioterapisti, tecnici di radiologia medica. Sullo sfondo segnalo pure la risoluzione di alcune vertenze come quella della Casa di Cura Santa Lucia, o dei servizi di mensa e lavanolo. E poi il rinnovo dei rapporti con le associazioni di supporto al 118, nell’ambito del quale abbiamo istituti postazioni aggiuntive ad Oriolo, Scalea e Spezzano Terme per accorciare i tempi di intervento nelle zone più periferiche. Istituita pure una postazione aggiuntiva a Cosenza».