La denuncia del figlio di un anziano costretto ad attendere il proprio turno fuori dalla struttura ospedaliera «È così che si trattano i malati?»
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Niente sala d’attesa al pronto soccorso dell’ospedale di Tropea e pazienti costretti ad attendere il proprio turno nell’atrio esterno: «Ore di attesa all’addiaccio».
Denuncia un cittadino di Tropea che grida alla vergogna: «Ho accompagnato mio padre al pronto soccorso – scrive – per un sospetto blocco renale. Dopo averlo registrato, l’infermiere ci ha invitato ad attendere il nostro turno fuori dall’ospedale – spiega – poiché il pronto soccorso non ha una sala d’attesa». L’anziano padre dolorante ha dovuto attendere per ore il proprio turno su una sedia posizionata all’esterno e con temperature gelide. E non era il solo come dimostra la foto scattata dallo stesso figlio del paziente: «È così che si trattano i malati?», si domanda l’uomo che aggiunge: «In un paese civile le persone dovrebbero essere trattate con rispetto, non qui a Tropea».
«Il terzo mondo è qui – esclama – è inutile che promuovono il borgo più bello d’Italia se poi non si è capaci di garantire uno dei diritti fondamentali: il diritto alla salute». L’ospedale di Tropea è più volte finito al centro delle polemiche per la grave carenza di personale medico e infermieristico. L’ultimo episodio risale a pochi giorni fa quando l’assenza per malattia dell’unico anestesista in servizio ha causato la momentanea interruzione delle cure chemioterapiche.