Un’interrogazione a risposta scritta è stata indirizzata al presidente della Regione Calabria, nella qualità di commissario ad acta alla Sanità, Roberto Occhiuto, dal consigliere regionale Antonio Lo Schiavo (presidente del Gruppo misto - Liberamente progressisti) in merito all’aggiornamento della Rete oncologica regionale e, in particolare, al potenziamento delle Breast Unit e all’istituzione delle Colon Cancer Unit.

Sei i quesiti che il consigliere regionale ha posto nella sua interrogazione. Nello specifico si chiede di conoscere: le ragioni del ritardo nell’istituzione delle Colon Cancer Unit, come da Dca n. 84 del 2022; le fasi di attuazione di quanto indicato nel Dca n. 100 del 2020, in particolare per quanto attiene il potenziamento delle Breast Unit; lo stato di attuazione ed il potenziamento presso gli Hub degli screening oncologici collo utero, mammella e colon retto con un programma gestionale unico regionale collegato con l’anagrafica aggiornata al pari delle altre regioni; lo stato di attuazione dei molecolar tumor board specifici in tutti i centri Hub; lo stato di attuazione dei centri con i Percorsi diagnostico terapeutici assistenziali (Pdta) per il trattamento delle neoplasie al polmone ed alla prostata; lo stato di attuazione dell’istituzione di un numero verde in contatto con gli Hub e usufruibile dai pazienti, dai medici di medicina generale e dalle strutture sanitarie.

Lo Schiavo ricorda in premessa «che con Ddg n. 16370 del 14/12/2022 è stato costituito il gruppo di lavoro Colon Rectal Cancer Unit della Regione Calabria, successivamente integrato con Ddg n. 17095 del 23/12/2022; uno degli obiettivi sottesi all’istituzione delle Colon Cancer Unit è quello di sviluppare un team di chirurghi, in grado di utilizzare anche l’accesso robotico, oltre a quello laparoscopico, per il trattamento delle patologie dell’apparato digerente, supportato dall’equipe multidisciplinare, e consentire standard di cure in linea con le leggi di indirizzo in tema di sanità in modo tale da garantire ai pazienti un'accurata e tempestiva diagnosi e, ove necessario, una terapia internazionalmente condivisa, aderendo a protocolli validati».

E ancora: «con Dca N. 100/2020 è stata stabilita l'urgenza di definire l'identificazione e il percorso delle Breast Units, che rappresentano una parte importante nella gestione delle pazienti affette da tumori della mammella e per le quali esiste una notevole mobilità passiva, istituendo tre Breast Units, con tre equipe chirurgiche nell'Azienda ospedaliera Pugliese-Ciaccio di Catanzaro, nell’Azienda ospedaliera universitaria Mater Domini di Catanzaro e nell'Azienda ospedaliera Annunziata di Cosenza; i dati delle mobilità regionali per patologie oncologiche prevalenti, in particolare tumore al colon e tumore alla mammella, sottolineano l’assoluta necessità di una organizzazione di Rete efficiente con percorsi per la malattia oncologica organizzati e che diano risposte concrete». 

Infine Lo Schiavo rileva: «allo stato attuale la Rete oncologica regionale non è pienamente realizzata, per cui i centri oncologici regionali non costituiscono ancora punti di riferimento per molti pazienti, tanto che la mobilità sanitaria per la cura dei tumori continua ad essere tra le più cospicue». Da qui i quesiti rivolti al presidente/commissario Occhiuto per conoscere lo stato di attuazione di quanto previsto dai citati decreti relativamente all’aggiornamento della Rete oncologica regionale.