"Recovery day", questo il nome dell’iniziativa promossa dall’Asp di Vibo Valentia guidata dal generale Antonio Battistini. Nello specifico si tratta di visite specialistiche negli ambulatori che restano aperti di domenica a Vibo Valentia, Serra San Bruno e Tropea. L’obiettivo è quello di abbattere le lunghe liste d'attesa. A coordinare l’attività è Nicola Nocera, responsabile del Cup che spiega nel dettaglio il progetto: «Nei giorni scorsi i nostri operatori hanno convocato gli utenti le cui liste d’attesa superano i cento giorni. Nella prima giornata sono stati chiamati 800 pazienti che saranno visitati negli ambulatori dello Jazzolino, al poliambulatorio di Moderata Durant, all'ospedale e all'ambulatorio di Serra San Bruno e a Tropea. L’attività – prosegue – è stata resa possibile grazie alla spinta del commissario Battistini e alle risorse stanziate dalla Regione Calabria che ci ha consentito di potenziare il servizio. Ma l’iniziativa - sottolinea il responsabile del Cup – non si sarebbe potuta svolgere senza l’aiuto di medici e infermieri che hanno dato la loro disponibilità».

L'attività andrà avanti nei prossimi mesi con visite che saranno effettuate anche negli orari pomeridiani. «L’intento è quello di ridurre almeno del 40% i tempi ordinari di attesa per arrivare a un massimo di 90 giorni di attesa», dice fiducioso. Un’iniziativa accolta con stupore dalla collettività: «Alcuni non credevano fosse possibile effettuare visite di domenica e pagare il ticket lo stesso giorno. «Mi hanno chiamato per anticipare ad oggi una visita prenotata a luglio. Non ci potevo credere», dice un paziente davanti allo sportello dell’ufficio ticket. «È il segno tangibile che qualcosa si sta muovendo nella direzione giusta», esulta un utente. «Abbiamo contribuito a far sbloccare le liste di attesa grazie alle Pec che l’associazione “Voglia di Vivere” ha inoltrato al presidente della Regione e all’Asp», commenta un altro utente in attesa al poliambulatorio di Moderata Durant.

Si prende il merito dell’iniziativa. D’altronde sono anni che la cittadinanza lamenta le lunghe attese che spingono molti a rivolgersi a strutture private, o peggio a rinunciare alle cure. «Dopo il Covid - ammette Nocera - si sono allungati i tempi di attesa, ecco perché abbiamo deciso di promuovere un progetto che potesse ridurre i tempi a vantaggio della popolazione. L’iniziativa – conclude il responsabile aziendale del Cup - testimonia l'impegno costante dell'Asp per garantire un servizio sanitario di qualità e ridurre al minimo i tempi di attesa, con particolare attenzione per i casi più urgenti».