Il consigliere regionale informa di aver presentato un'interrogazione in merito alla vicenda: «Non sono garantiti i livelli essenziali di assistenza, con grave pregiudizio per la salute pubblica»
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«Nei giorni scorsi ho presentato un’interrogazione sulla vicenda della carenza di medici di base a Nocera Terinese in seguito al trasferimento a Catanzaro della collega che prestava servizio in quel comune, lasciando così circa mille cittadini senza un presidio fondamentale per la salute».
È quanto scrive in una nota il consigliere regionale di minoranza in Consiglio regionale Amalia Bruni, in merito alla vicenda riportata negli scorsi giorni da LaC News24.
«Ricordo a tutti che le Aziende Sanitarie Provinciali hanno l’obbligo di provvedere all’erogazione dell’assistenza medico-generica in forma domiciliare e ambulatoriale, assicurando i livelli di prestazioni stabiliti dal Piano Sanitario Nazionale e che il medico di medicina generale è la figura di riferimento per ogni problema che riguarda la salute del proprio assistito», continua il consigliere regionale.
«Ogni cittadino iscritto al Servizio sanitario nazionale (Ssn) ha diritto a un medico di base che – prosegue -, conoscendo approfonditamente lo stato di salute dei propri pazienti, è in grado di guidarli in tutto il percorso terapeutico all’interno delle strutture del Ssn, permettendo loro di accedere a tutti i servizi e alle prestazioni comprese nei Livelli essenziali di assistenza (Lea)».
«Da quanto si apprende dagli organi di informazione e dalle manifestazioni di protesta dei cittadini del comune di Nocera Terinese circa 1000 assistiti (soprattutto della zona del centro storico) si trovano senza medico di base e tra loro tanti sono anziani e presentano patologie gravi. D’altronde, gli altri medici di famiglia che operano sul territorio comunale sono già massimalisti (1500 assistiti, limite massimo) e alcuni medici risultano fuori ambito territoriale (la zona in questione è costituita dai comuni di Falerna, Gizzeria e Nocera Terinese) e di conseguenza non sono garantiti i livelli essenziali di assistenza, con grave pregiudizio per la salute pubblica».
«Con la mia interrogazione ho chiesto “quali azioni, anche nella qualità di Commissario ad Acta della sanità regionale, intende portare avanti nella risoluzione del problema evidenziato” e di conoscere lo stato dell’arte dell’interlocuzione con l’Asp di Catanzaro sulle evidenti difficoltà causate alla comunità e ai cittadini del comune di Nocera Terinese per la carenza di assistenza dei pazienti rimasti senza medico di base». Conclude Amalia Bruni.