Scuola Calabria

Tamponi Covid gratis per gli alunni delle elementari, medici e farmacisti nel caos: ecco la soluzione

Stando alle nuove disposizioni nell'eventualità di un positivo in classe tutti i compagni potranno accedere gratuitamente ai test antigenici rapidi nelle farmacie

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di Francesca Lagoteta
2 febbraio 2022
19:00

È stato pubblicato in Gazzetta Ufficiale il decreto legge n.4 del 27 gennaio 2022, con misure urgenti connesse all'emergenza Covid. Alcune di queste riguardano la scuola. In particolare, il decreto prevede che anche gli alunni della scuola primaria possano accedere gratuitamente ai test antigenici rapidi, oltre che nelle Aziende sanitarie territoriali, anche in farmacia o in strutture convenzionate. Una misura finanziata con ulteriori 19,2 milioni di euro, che punta a semplificare le procedure a carico delle famiglie. In linea con quanto previsto per la scuola media e superiore, infatti, la famiglia dell’alunno di scuola primaria, una volta informata che il proprio congiunto è “contatto scolastico” di caso positivo al Covid-19, può contattare il proprio pediatra che rilascia la prescrizione per effettuare il test gratuitamente. Fin qui tutto chiaro.

In Calabria qualcosa non ha funzionato

Ma in Calabria qualcosa è andato storto e da giorni pediatri e farmacisti sono alle prese con le richieste dei genitori, a loro volta sballottati da una parte all’altra. Molti medici, infatti, sostengono di non poter emettere la ricetta perché manca il “codice” regionale, mentre alcune farmacie rifiutano l’esenzione a chi si presenta comunque con la ricetta, sostenendo di non essere convenzionate.


Dilemma risolto

LaC News24 ha dunque cercato di sciogliere il nodo andando direttamente alla fonte. L’assessore regionale alla Pubblica istruzione, Giusi Princi, ha categoricamente escluso che serva il recepimento della normativa nazionale da parte della Regione, confermando che la norma è pienamente operativa e il codice da utilizzare è quello della ricetta elettronica. Dal canto suo, Federfarma, che rappresenta le farmacie, ha sottolineato che tutti gli esercizi sono obbligati ad accettare la ricetta, non dunque solo le farmacie “convenzionate”, come qualcuno continuava a sostenere nelle scorse ore.  

Tamponi gratis, ma da quando?

Da subito. Il decreto è entrato in vigore immediatamente dopo la sua pubblicazione del testo in Gazzetta Ufficiale, quindi dal 27 gennaio. Anche in Calabria, dunque, tutti i bambini sottoposti alle misure di sorveglianza (quindi coloro che hanno avuto casi positivi nella propria classe), potranno fare gratuitamente il tampone rapido presentando la prescrizione medica. Un bel risparmio per le famiglie di bimbi dai 6 ai 10 anni tenuti a fare un tampone a zero e cinque giorni dopo un caso tra i banchi.

Sorveglianza con test T0 e T5

Nel vocabolario post Covid, travolto da neologismi e acronimi, si aggiungono quindi due nuovi termini: T0 e T5. Molti genitori avevano a malapena iniziato a socializzare con il T9 del cellullare, ma in questo caso non si tratta di digitazione predittiva integrata. T0 e T5 sono utilizzati nell'ambito del regime di sorveglianza che scatta in caso di un positivo all'interno della classe. Se in aula c’è un alunno positivo si attivano i controlli per verificare quale sia la situazione reale sul fronte del contagio e segnare così il punto di partenza, T0 (tampone antigenico a tempo zero, ossia da effettuare il prima possibile e comunque entro 48 ore dalla comunicazione della scuola). Se non emergono altri casi, gli alunni rientrano in classe e fanno un altro controllo a distanza di cinque giorni, il T5 (tampone al quinto giorno).

Dove fare i tamponi gratis

Il genitore di un bimbo che frequenta la scuola primaria e che è in regime di sorveglianza con test T0 e T5, perché frequentante la stessa classe di un caso positivo, dove dovrà recarsi per usufruire della gratuità prevista? La domanda in queste ore rimbalza da una chat di classe ad un’altra, con genitori sempre più confusi e disorientati. I pediatri non sono da meno, ma c’è da comprenderli: non è facile destreggiarsi tra mille decreti e disposizioni in continuo aggiornamento. Nei giorni scorsi non sono mancati i disagi: diverse farmacie, non avendo aderito al protocollo d'intesa, credevano di non poter accettare la prescrizione. Questo ha mandato su tutte le furie (legittimamente) quei genitori che lo hanno scoperto solo dopo ore di fila trascorse cercando di tenere a bada pargoli piangenti per il temuto momento del cotton fioc esplorativo. A questo proposito, ribadiamo che la prescrizione medica per l’effettuazione del test gratuito vale presso qualunque farmacia o struttura sanitaria abilitata ad effettuare tamponi, a prescindere che queste abbiano aderito o meno al protocollo d’intesa sottoscritto dal Commissario straordinario per l’emergenza Covid con il Ministro della Salute. 

Gratuiti entrambi i test, quello immediato e l'altro dopo 5 giorni

Un ultimo dubbio riguarda le differenze tra il numero di tamponi previsti in caso di contagi tra studenti di scuola primarie e quelli frequentanti le scuole secondarie di I e II grado. Per la popolazione scolastica delle scuole secondarie, in regime di auto sorveglianza, era prevista la possibilità di effettuare gratuitamente un solo test antigenico rapido (T5). E per le scuole primarie? La sorveglianza in questo caso fissa due tamponi, T0 e T5. Come devono comportarsi i pediatri? Anche in questo caso, è bene chiarire che la gratuità si estende automaticamente ad entrambi i test.

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