Sanità dei paradossi

Nuove di zecca ma parcheggiate, venti delle sessanta ambulanze acquistate dall’Asp di Cosenza ferme perché senza airbag

Si tratta di mezzi capaci di implementare anche i servizi di telemedicina e vanno ad aggiungersi a quelle di seconda mano acquistate in Lombardia. Ma per il momento impossibile utilizzarli

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di M. CL.
14 ottobre 2024
18:25

L’Asp di Cosenza non ha molta fortuna con le autoambulanze. Eppure Azienda Zero aveva delegato proprio la struttura di via Alimena a organizzare il servizio di Emergenza/Urgenza per tutta la regione. Così dopo aver inaugurato una sala controllo nuovissima e all’avanguardia, da Cosenza hanno cercato di procurarsi altre ambulanze per implementare il servizio. Una parte sono state acquistate di seconda mano dall’Areu, agenzia regionale di emergenza urgenza della Lombardia.

Un altro lotto, invece, è stato comprato nuovo di zecca. Si tratta di circa 60 mezzi di soccorso e l’acquisto comprende anche cinque anni di assistenza tecnica e manutenzione. Si tratta di mezzi completamente nuovi e aggiornati, capaci di implementare anche i servizi di telemedicina direttamente durante i soccorsi. In altre parole si potrà comunicare in diretta con lo specialista durante il soccorso ed indirizzare il paziente nelle strutture idonee. L’appalto per le 60 ambulanze nuove è costato 9 milioni e 420mila euro. Anche qui però il Diavolo ci ha messo lo zampino perché venti di queste ambulanze non sono mai state messe in circolazione e da allora restano parcheggiate nel piazzale di un immobile dell’Asp cosentina sito a Serra Spiga. Da quello che trapela pare che i mezzi di soccorso siano privi dell’airbag lato passeggero, la postazione riservata a medico (quando c’è) e infermiere.


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Una situazione quindi non a norma che mette in pericolo potenziale i soccorritori. Per questo i mezzi, nonostante ve ne sia in Calabria una gran necessità, restano parcheggiati mentre il tavolo interministeriale di controllo sul Debito Sanitario continua a bacchettare la Calabria per il mancato rispetto dei tempi di soccorso che per legge devono essere intorno agli 8 minuti in città e ai 15 nelle aree extraurbane. Ma senza airbag meglio non correre, anzi non partire proprio.

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