VIDEO-INTERVISTE | Terminato il corso di italiano all’Unical, 16 specialisti caraibici hanno ricevuto oggi il benvenuto della città. Ad accoglierli l'assessore regionale al Lavoro Giovanni Calabrese: «Daranno una grossa mano all’interno di un territorio disagiato e difficile come il nostro»
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Sorridenti, umili e pronti a dare il loro contributo all’interno degli ospedali calabresi. Si sono presentati così i 16 professionisti cubani arrivati questo pomeriggio all’Ostello della gioventù di Locri, struttura gestita dal consorzio Goel che per i prossimi mesi li ospiterà. Lunedì prenderanno servizio all’interno del nosocomio locrese in virtù della convenzione stipulata ad agosto tra il presidente della Regione e commissario della sanità Roberto Occhiuto e la società caraibica Comercializadora de Servicios Médicos Cubanos S.A.
Sono 4 donne e 12 uomini, tra loro ci sono un cardiologo, un ginecologo, 4 ortopedici, un radiologo e 9 specialisti in medicina interna e d’urgenza.
Fanno parte dei 51 medici cubani che in queste ore hanno raggiunto il reggino (16 a Polistena, 10 a Gioia Tauro, 9 a Melito Porto Salvo e 16, appunto, a Locri) e che avranno il compito di sopperire alle gravi carenze di organico degli ospedali in attesa dell’espletamento dei concorsi in Calabria.
Ad accoglierli Vincenzo Linarello, presidente del consorzio Goel che gestisce l’Ostello della gioventù di Locri, l’assessore regionale al Lavoro Giovanni Calabrese, l’amministrazione comunale di Locri, guidata da Giuseppe Fontana, con l’assessore alle politiche sociali Domenica Bumbaca, e il neo assessore Marco Cavaleri. Tra i presenti anche i consiglieri regionali Salvatore Cirillo e Giacomo Crinò.
Terminato il corso di formazione linguistica all’Unical, cominciato circa 20 giorni fa, i medici hanno espresso, nell’incontro di oggi, tutta la loro voglia di dare un contributo decisivo per questo nuovo incarico. «Il primo ostacolo incontrato è stato chiaramente la lingua - ha spiegato Dennis Martínez, cardiologo - fortunatamente la lingua spagnola è simile all’italiano e già lo capiamo bene. Siamo lavoratori, siamo umili, lavoriamo molto e ci piace imparare. Vogliamo imparare dai colleghi italiani. Abbiamo esperienza, abbiamo già lavorato all’estero, fuori dal nostro paese. Siamo pronti - ha concluso -, la prima settimana sarà un periodo di prova, un periodo per familiarizzare con il modo in cui lavora la sanità qui in Calabria».
Tanta passione per il proprio lavoro ed umiltà anche nelle parole della 36enne cardiologa Elizabeth Balbuena: «Lavoreremo mettendoci tutto il cuore, con gusto, con piacere e lo faremo insieme ai medici italiani per raggiungere risultati importanti per questa popolazione. Siamo sicuri - ha aggiunto la dottoressa Balbuena - che la situazione cambierà e che i cittadini calabresi saranno contenti di avere i medici cubani qui a Locri».
Sull’importanza del contributo dei medici cubani in questa fase emergenziale per la sanità in Calabria si è poi soffermato l’assessore regionale Giovanni Calabrese, che per anni, da sindaco di Locri, ha lottato con forza affinché la Locride non venisse privata di un presidio sanitario: «È un’occasione storica per certi versi; il presidente Occhiuto sin dal suo insediamento ha capito l’importanza di questa criticità in Calabria, ci ha messo la faccia ed ha avviato un percorso nuovo. Ha insistito fino allo stremo per portare questi medici cubani in Calabria e creare un’azione di cooperazione internazionale. Oggi inizia un percorso con professionisti qualificati e che, sono certo, daranno una grossa mano all’interno di un territorio disagiato e difficile come il nostro. Nel frattempo il presidente ha avviato tantissimi concorsi in tutte le ASP calabresi; questa fase di transizione, in cui dovranno essere espletati i concorsi, porterà sicuramente degli ottimi risultati con l’iniezione di un nuovo e altamente qualificato personale».