«Gli assistenti sociali che lavorano al di fuori del comparto socio-sanitario vanno inclusi in via prioritaria nel piano vaccinazione. Escluderli è immotivato e illogico, giacché si tratta di figure professionali che operano a stretto contatto con i pazienti, spesso presso il loro domicilio, assumendosi il rischio del contagio non solo per se stessi ma anche per i malati, i disabili, gli anziani, le persone non autosufficienti e i minori con cui interagiscono quotidianamente». Lo afferma il consigliere regionale Francesco Pitaro che, riporta una sua nota, «condivide le preoccupazioni dell'Ordine assistenti sociali della Calabria che nelle scorse settimane ha chiesto al commissario ad acta della Sanità, al delegato della Regione Calabria per l'emergenza Covid e al direttore generale del Dipartimento Salute l'immediata integrazione del Piano regionale campagna di vaccinazione anti Sars-Cov-2».

«Occorre agire in fretta - sostiene Pitaro - per tutelare una professione indispensabile che, al pari di quelle sanitarie, anche durante le fasi più acute e drammatiche dell'emergenza Covid ha garantito l'esercizio delle proprie competenze e ha sempre profuso impegno e vicinanza nei confronti delle fasce deboli della società. Pertanto, auspicando che si sopperisca in fretta al vuoto generato dall'interdizione dai pubblici uffici dell'attuale delegato del soggetto attuatore alla gestione dell'emergenza Covid Antonio Belcastro, è necessario che il Piano vaccinale venga tempestivamente integrato consentendo anche agli assistenti sociali, in virtù delle attività che svolgono, di potersi immunizzare in via prioritaria».