La testimonianza di un uomo di Lamezia al quale è stato scoperto un linfoma di Hodgkin da un dottore della Croce rossa impegnato nella somministrazione del siero anti-Covid all'ente fiera di Catanzaro
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È una testimonianza di fiducia quella che arriva da Catanzaro, resa nota da un cittadino di Lamezia Terme che venerdì 23 aprile ha effettuato la prenotazione per la vaccinazione all’ente fiera di Catanzaro Lido. «Un complesso mai visto in Calabria – dice Salvatore Mercuri, questo il suo nome -, se non fossi campanilista direi di essere sorpreso che un posto del genere sia in Calabria, ma dobbiamo essere noi i primi a credere che sia la normalità». Da lametino si dice orgoglioso «anche perché quel giorno a gestire il tutto c’erano i volontari della Croce Rossa di Lamezia. I miei concittadini hanno svolto un lavoro incredibile, sia nella gestione del complesso sia nella scelta dei medici, quasi tutti giovani, preposti a decidere quale vaccino fosse meglio per noi. Io sono sempre stato a favore delle vaccinazioni, mi fido dei medici e della medicina».
Fiducia nel vaccino
Arrivato il suo turno, era felicissimo: «Finalmente avrei fatto il vaccino anche io. Durante l’anamnesi il medico che mi vista, il dottore Errico, un giovane medico della Croce Rossa, mi chiede se prendessi farmaci o se avessi particolari patologie, gli rispondo che per fortuna sto bene e non prendo nulla – racconta Mercuri -. Al che mi chiede se per caso avessi delle analisi recenti, io gli dico che avevo le analisi di qualche settimana fa sulla mail, ma che le aveva già viste anche il mio medico di famiglia riferendomi fosse tutto nella norma».
La scrupolosità dei medici
Vedendo gli esami in questione «il medico mi ha guardato con aria preoccupata – prosegue - il che ha preoccupato onestamente anche me. Ha iniziato a farmi un sacco di domande, poi dopo avermi chiesto se avesse potuto toccare il mio collo mi ha chiesto di chiamare il mio medico di famiglia appena arrivato a casa, chiedendomi di leggere ciò che stava scrivendo su un bigliettino: collega sono il dottore Errico, la prego di effettuare un’impegnativa per un’urgente visita ematologica».
“Giovani e bravi”
E così, oggi, a distanza di alcuni giorni e dopo diversi esami, per il paziente la terribile notizia: un linfoma di hodgkin, una forma di tumore del sistema linfatico. «Tra pochi giorni inizierò la cura – fa sapere Salvatore Mercuri -, che grazie alla veloce scoperta sarà molto meno dura». Dunque un’esperienza che vuole essere un messaggio da rivolgere a tutti coloro che ancora oggi sono scettici rispetto all’efficacia del vaccino. «I medici scelti dalla Croce Rossa saranno anche molto giovani – conclude – ma sicuramente sono molto bravi e capaci perciò fidatevi di loro. Grazie, grazie davvero a tutti e soprattutto, vaccinatevi».