Sono sirene di gioia e di festa quelle che arrivano al lido "Valentino" in località Giovino a Catanzaro per l’iniziativa “SLAnciamoci a mare”. Arrivano i pazienti affetti da Sla, Sclerosi laterale amiotrofica, ospiti del Centro clinico San Vitaliano per trascorrere qualche ora al mare. 

 

Ad accompagnarli tanti volontari, infermieri, operatori socio sanitari e medici per garantire loro il massimo dell’assistenza. L'iniziativa è stata promossa e sostenuta anche dalla sezione Aisla (Associazione italiana sclerosi laterale amiotrofica) di Catanzaro.

 

Accanto alle tavole da surf e giubbotti salvagente, troviamo le barelle e le bombole dell’ossigeno. Le terrazzine del lido si trasformano in piccole oasi per pazienti e familiari, circondati da personale sanitario. 

 

Grazie al rumore delle onde del mare, i bip dei macchinari di monitoraggio si mescolano e si confondono. 

 

Quella che si respira è un’emozione che a stento si riesce ad esprimere. La commozione è forte, in modo particolare da parte dei familiari di pazienti che non ci sono più e che, ogni anno, partecipano all’evento per rivivere quei momenti di gioia. 

Le testimonianze

«Non potevo mancare – ha detto una signora che lo scorso anno ha perso suo figlio Simone affetto da Sla – e sono felice di aver preso parte anche quest’anno all’evento perché volevo vedere se veramente la vita continua. Ed effettivamente è così. La vita continua. Tutto passa, ma non si dimentica. I ricordi restano sempre».

 

«La mia presenza qui è stata una strana ma piacevole coincidenza – ha raccontato una signora che ha perso il suo compagno di vita – perché da quando mio marito non c’è più mi sono trasferita a Roma e sono scesa per una settimana in Calabria e combinazione si è replicato, in questi giorni, lo stesso evento che lo scorso anno lo vedeva non solo presente, ma protagonista perché ha fatto anche il bagno a mare ed ha vissuto questo pomeriggio in maniera molto intensa. Volevo essere presente per testimoniare il percorso bellissimo che abbiamo vissuto, nonostante la tragedia che ci ha colpito, perché siamo stati sempre circondati dall'affetto di tutto il personale del San Vitaliano».

 

«Non ci si abitua ad uno spettacolo del genere – ha detto Bonaventura Lazzaro, direttore sanitario del Centro San Vitaliano – perché questo è un momento in cui quelle che sono le esigenze medico-sanitarie si uniscono con altri bisogni che sono quelli intimi, quelli esistenziali, quelli psicologici di ognuno. E se si fondono queste due esigenze e si soddisfano, allora abbiamo fatto i medici».

 

Un’esperienza che lascia il segno non solo in chi la vive in prima persona, ma anche in chi si impegna per renderla unica. E sono i tanti professionisti e volontari che per questa giornata hanno regalato il loro tempo ed il loro impegno.

 

Tra questi anche un volontario del servizio ambulanze che, a nome di tutti i colleghi delle diverse agenzie, ha espresso tutta la sua commozione per questa giornata speciale: «Cerchiamo di regalare un sorriso a chi ne ha bisogno  – ha detto Giorgio Fazari, volontario Soccorso F.lli Ranieri – con un piccolo gesto che può essere una semplice passeggiata a mare di poche ore ed anche per noi diventa un’esperienza di crescita». 

 

A rendere il tutto più agevole, i proprietari del lido “Valentino”: «Per noi è un motivo di grande orgoglio ospitare i pazienti del San Vitaliano - ha detto Fabio Corigliano, presidente della Cooperativa “Zarapoti”, proprietaria dello stabilimento - perché la nostra struttura è totalmente accessibile ed inclusiva per diverse patologie, più o meno gravi. Esser riusciti a dare loro la possibilità anche di fare il bagno è motivo di grande soddisfazione ed anche di commozione». 

 

Daniela Amatruda