VIDEO | Si chiama Come sei bella ed è il progetto nato grazie all'accordo tra ospedale Pugliese e Lions Club Catanzaro Host che prevede percorsi di sostegno alle donne affette da malattie oncologiche
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Normalizzare la malattia e valorizzare la propria femminilità nelle donne e nelle adolescenti affette da patologie oncologiche. E’ questo lo scopo del progetto “Come sei bella” nato dalla sinergia tra l’Azienda Ospedaliera Pugliese Ciaccio di Catanzaro e il Lions club Catanazato host , il Soroptimist e la Confcommercio perché sentirsi bene con se stessi è sicuramente il primo passo per affrontare la malattia. «“Come sei bella” è un progetto che nasce da un’idea del Lions Catanzaro Host – ha spiegato il presidente del club e direttore di pediatria dell’ospedale Pugliese Giuseppe Raiola - che si prefigge di mitigare quello che è il disagio che le donne affette da patologie oncologiche subiscono nel momento della chemioterapia con i suoi effetti devastanti, anche se transitori, che influiscono sull’aspetto esteriore: perdita dei capelli, modifiche dei caratteri somatici. E allora ecco che abbiamo pensato di creare una task force composta da visagisti e parrucchieri, una “beauty unit” che possa addolcire questo disagio nelle donne. Siamo pronti per partire di concerto con i direttori delle unità operative che si occupano di oncologia, in particolare l’oncologia medica con la dottoressa Mirabelli e quella pediatrica con la dottoressa Galati».
Sinergia tra ospedale e territorio
Si tratta di donne provate nel fisico e nell’anima la cui immagine, molto spesso deturpata e compromessa, rappresenta un dolore che si aggiunge al dolore. Per il direttore generale dell’Azienda ospedaliera Pugliese Ciaccio Antonio Mantella «Considerare profili che non sono strettamente sanitari rappresenta un terreno utile per sperimentare soluzioni di miglioramento della qualità della vita complessiva». Il progetto, che prevede inoltre una sezione dedicata alla salute mentale con l’antica arte cinese del qui gong, “il respiro ti fa bella”, che mira a equilibrare e armonizzare l'essere umano nella sua globalità, è stato presentato da tutti i soggetti coinvolti nella sede della direzione generale dell’azienda ospedaliera. «La sanità richiede una cooperazione tra pubblico e privato, con riferimento all’area del volontariato e del sociale – ha aggiunto Mantella -. Non bisogna pensare al paziente come colui che sta soltanto in ospedale ma è calato in un contesto sociale. Quanto più noi siamo attenti alle esigenze che provengono da quell’area, tanto più facciamo bene il nostro mestiere».