«In Calabria vivono circa 800 talassemici dei 7000 presenti in Italia, ognuno dei quali ha bisogno di almeno 24 trasfusioni di sangue periodiche all’anno, circa ventimila unità di sangue all’anno raccolte dai donatori di sangue calabresi consentono a queste persone di poter vivere e di poter fare una vita normale». Con queste parole il presidente Regionale della Fidas Calabria, Antonio Parise, che nei giorni scorsi ha partecipato a un convegno sulla talassemia a Lamezia Terme, dà i numeri di questa malattia ereditaria del sangue che comporta l’anemia, cioè una diminuzione della quantità di emoglobina utile al trasporto dell'ossigeno nel sangue.


«Essendo una patologia a trasmissione genetica non esiste nessun farmaco per curare questa malattia – commenta il presidente Parise - quindi la trasfusione rappresenta l’unica ancora di salvezza. La Calabria in particolare ha una concentrazione di talassemici tra le più alte in Italia».
Nei giorni scorsi ha fatto il giro del paese il caso della donna talassemica che ha partorito due gemellini, la quale ha avuto bisogno più circa 100 unità di sangue per tutta la durata della gravidanza. «Casi del genere ci riempiono il cuore e ci danno lo sprono per continuare a fare di più e a fare meglio, – conclude Parise- purtroppo però in diverse realtà territoriali le donazioni di sangue sono in calo e le richieste sono sempre in aumento. L’appello dunque a chi è in buona salute, anche in vista del periodo estivo, a donare il sangue, per salvare una vita».