Una delegazione di lavoratori del centro radiologico di Siderno è stata ricevuta nei giorni scorsi dal vescovo della diocesi di Locri-Gerace monsignor Francesco Oliva. Il presule ha fatto suoi i sentimenti di preoccupazione espressi nella lettera consegnata a mano dai dipendenti, in seguito alla sospensione dell’erogazione degli stipendi già da quattro mesi.

Da Oliva un appello a quanti sono coinvolti nella soluzione della vicenda ad «operare con buon senso, tenendo conto anche dei risvolti occupazionali, che per questa terra ad alto tasso di disoccupazione non sono secondari. Sogno – ha proseguito il vescovo - una sanità che risolva certi problemi interni, che sia amministrata con saggezza, ove ci sia un chiaro, ben regolamentato e trasparente rapporto tra il servizio pubblico ed il privato, un’amministrazione che non si pieghi alle logiche del malaffare sulla pelle dei cittadini e che dia certezza che il diritto alla salute non sia a rischio».

Intanto prosegue spedita la raccolta firme da sottoporre all’attenzione del Prefetto di Reggio Calabria. Superata la quota delle 8000 adesioni alla petizione lanciata dai lavoratori della struttura sanitaria privata sidernese, che dal 1 novembre rischia la chiusura.