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Il retroscena svelato da Il Quotidiano del Sud è di quelli clamorosi. Di fronte alle contestazioni del ministro della Salute Beatrice Lorenzin, il commissario al piano di rientro sanitario in Calabria, l'ingegner Massimo Scura, avrebbe replicato così: 'Io sono stato nominato dal Pd, rispondo solo a Gelli, Lotti e Renzi'. Gelli è il responsabile sanità del Pd, Lotti è il sottosegretario alla presidenza del Consiglio, fedelissimo del premier e segretario dei democratici Matteo Renzi.
La Lorenzin avrebbe convocato la struttura commissariale dopo le varie rimostranze giunte dalla Calabria, dal presidente Oliverio in primis, per invitare Scura e Urbani ad astenersi da comportamenti politici, rimanendo strettamente dentro la funzione tecnica prevista dal mandato. Il ministro ha contestato la grande presenza pubblica del commissario, ormai abituato a presentare pubblicamente la sua azione, che spesso viene contraddetta dagli atti emanati dalla struttura. E lo ha invitato ad evitare soprattutto le uscite infelici, come quella sui cittadini di Trebisacce che non meriterebbero un ospedale ('siete quattro gatti').
Scura dal canto suo ha ribadito le ragioni della tensione crescente con Oliverio e la sua Giunta, a partire dall'esclusione della struttura commissariale dal nuovo palazzo della Regione (la Cittadella), per lasciarla alla vecchia sede, Palazzo Alemanni. Lontano dal dipartimento che dovrebbe controllare. Una scelta inaccettabile per Scura, che intende difendere il suo ruolo di 'commissario politico del Pd', inviato direttamente dal premier. Sarà lo stesso Renzi quindi a dover rispondere dell'operato di Scura, contestato da larga parte del Pd calabrese, e in primis dal governatore Oliverio.