Giovani ricercatori tra Torino e New York protagonisti di una scoperta molto importante per la cura del cancro, appena pubblicata dalla prestigiosa rivista Cancer Discovery. E tra loro c’è la calabrese Sandra Misale, dottorata dell’Università di Torino, e attualmente ricercatrice associata al Memorial Sloan Kettering Cancer Center di New York, che ha lavorato con Vito Amodio, dottorando dell’Università di Torino, insieme a un’altra scienziata torinese, Pamela Arcella.

 

Al lavoro dei tre scienziati si deve la scoperta di un inibitore del Kras, uno dei geni mutati più comuni nei tumori umani, come il cancro ai polmoni, al colon-retto e al pancreas. Un gene considerato incurabile per decenni, fino al recente sviluppo di una nuova classe di inibitori covalenti.

 

Come chiarisce la scienziata calabrese su Repubblica «In questo lavoro, abbiamo cercato di comprendere i meccanismi alla base delle differenze di lignaggio nelle cellule del cancro ai polmoni e del cancro al colon-retto. I dati ci dicono che, nonostante ospitino la stessa mutazione, ci sono differenze intrinseche nel manifestarsi tra i due tipi di cancro, che si traduce in sensibilità diverse dell’inibizione del gene Kras G12C. Queste scoperte hanno una rilevanza immediata per i pazienti affetti da cancro al colon-retto con un tumore causato dalla mutazione del gene Kras G12C».

 

Attaccando i recettori del fattore di crescita epidermico con medicinali mirati, i ricercatori hanno dimostrato che i modelli di cancro al colon-retto trattati con inibitori del gene Kras G12C possono bloccare la proliferazione e indurre la morte delle cellule tumorali. Questi medicinali mirati (anticorpi monoclonali) sono già approvati per il trattamento di altri sottotipi di cancro al colon-retto. Il gruppo di ricerca ha testato questa combinazione farmacologica in modelli preclinici derivati da pazienti affetti da cancro al colon-retto, fra cui organoidi tumorali, riscontrando una riduzione della crescita del cancro in alcuni casi completa regressione del tumore.