VIDEO | Lo rende noto Giuseppe Antonio Torrano attivista e portavoce del comitato cittadino a difesa dello stabile di contrada Petrosa. Il commissario dell'Asp di Cosenza La Regina ha firmato una proroga di sei mesi
Tutti gli articoli di Salute
I pazienti del poliambulatorio di Scalea possono, per il momento, tirare un sospiro di sollievo. Le attività andranno avanti, scongiurando la paventata chiusura di cui si era parlato nei mesi scorsi. Lo rendo noto Giuseppe Antonio Torrano, portavoce del comitato cittadino a difesa dello stabile che si era fatto promotore di una raccolta firme da oltre 2200 adesioni. L'attivista ha incontrato il commissario straordinario dell'Asp di Cosenza, Vincenzo La Regina, il quale, sin da subito, si è dimostrato sensibile alla questione e alle proteste di numerose mamme di piccoli pazienti che in quelle mura hanno ritrovato la serenità e la speranza.
Le carenze strutturali
Tutto era cominciato quando un'ispezione dei vigili del fuoco aveva evidenziato rischi e pericoli dettati da evidenti carenze strutturali. Una perizia, quindi, aveva stabilito che per mettere in sicurezza lo stabile, a partire dal tetto, ci sarebbero voluti circa 5 milioni di euro, una cifra che sia il Comune di Scalea che l'Asp non avrebbero potuto sborsare, almeno non nell'immediato. Così si era deciso il trasferimento degli ambulatori in una struttura del basso Tirreno cosentino, circostanza che aveva fatto sprofondare i tanti pazienti in uno stato d'angoscia, soprattutto quelle mamme e quei papà che accompagnano quotidianamente i propri figli nel reparto di Psichiatria Infantile.
La battaglia di Torrano
Proprio mentre le istituzioni locali incontravano i vertici dell'azienda sanitaria bruzia per risolvere la questione, Torrano ha dato vita a una raccolta di firme a cui hanno aderito migliaia di cittadini che chiedevano di mantenere i servizi a Scalea. La documentazione è stata poi consegnata al commissario straordinario dell'Asp, che si è subito detto pronto a cercare la soluzione meno indolore. Torrano e La Regina si sono incontrati lo scorso 11 maggio negli uffici di via Alimena a Cosenza e proprio in quella occasione l'attivista è stato informato che è stata firmata una proroga di sei mesi «per procedere all’esecuzione dei lavori necessari e mettere a norma l’edificio ospitante i locali del Poliambulatorio». L'incarico è stato affidato all’ufficio tecnico della stessa Asp che dovrà redigere il progetto esecutivo e il computo metrico, «prevedendo tutte le lavorazioni necessarie per la realizzazione dell’impianto antincendio, della riparazione di parti del tetto, e di tutte le altre opere necessarie a rendere la struttura agibile e sicura».
Tempi incerti
La Regina ha inoltre spiegato che «la tempistica sarà dettata dal lavoro dei tecnici e dai tempi burocratici di espletamento dell’iter di affidamento dei lavori. Il Commissario su mia richiesta - continua Torrano -, ha confermato che i lavori verranno eseguiti senza trasferire alcun servizio altrove, in quanto ha verificato che non ci sono locali idonei nel territorio di Scalea e nei paesi viciniori a poter ricevere tutti i servizi presenti nell’attuale struttura, quindi i servizi rimarranno attivi durante i lavori, venendo eseguiti per sezioni». Torrano ha fatto inoltre presente un altro aspetto. «La struttura di Scalea non è mai stata completata e viene utilizzata per il 25% delle sue potenzialità, pertanto ho chiesto di considerare la possibilità di ultimarla per destinarla a servizi socio-assistenziali, sanitari o di riabilitazione per come si era prospettato in passato, anche perché alla nostra regione, di certo, saranno destinati trasferimenti finanziari derivanti dall’ormai famoso Recovery Plan o per affrontare l’emergenza Covid».