E’ una Ministra stanca ma galvanizzata la Lorenzin che abbiamo avuto modo di sentire durante il viaggio di rientro verso Roma. “Ho incontrato i sindaci del territorio per avere attraverso di loro la percezione dello stato della Sanità in quel territorio” –ha esordito la Lorenzin-, questione delle questioni, i lavori del nuovo ospedale della sibaritide. “Ci troviamo di fronte al classico caso nel quale la malavita condiziona il corso e i tempi delle decisioni della pubblica amministrazione. Ho attivato i miei uffici in Prefettura affinché in brevissimo tempo mi dicano come stanno le cose –prosegue la Ministra con fermezza e indignazione- pensavo di inaugurare nei prossimi mesi e, invece, mi sono trovata di fronte all’impasse più completo. Ora si rende necessario comprendere se ci sono i margini per riprendere i lavori oppure bisogna avviare le procedure per una nuova gara”.

 

In mattinata la Lorenzin, aveva definitivamente chiuso la polemica con il presidente della Regione Mario Oliverio di qualche settimana fa sulla questione del commissariamento, facendo intendere che il prossimo Consiglio dei Ministri deciderà il da farsi, alla luce dei dati presentati dal Presidente della regione Calabria sulla gestione commissariale. “Ci sono poi tutta una serie di problemi che vanno dalla rete ospedaliera allo sblocco dei turno over e alla questione dell’ospedale di Praia a Mare, - ha proseguito la Ministra della Salute- tutte vicende che rivelano il corto circuito tra le decisioni della politica e la capacità burocratica di attuare le scelte, una situazione dunque, che va monitorata costantemente”. La Ministra ha rassicurato sul fatto che, presto, saranno espletate le procedure per bandire il concorso per la nuova ortopedia di Rossano”. Accanto alle criticità, comunque, la Lorenzin ci ha tenuto a sottolineare che, “in Calabria sul fronte dei servizi sanitari non siamo affatto all’anno zero”, anzi, ci ha tenuto a ribadire che la situazione è profondamente cambiata rispetto a cinque anni fa. “Si sono fatti notevoli passi avanti, – ha proseguito ancora il ministro – ricordo che non c’era un piano ospedaliero, non c’era una situazione trasparente del flusso dei dati, alla Calabria erano dedicate pagine e pagine come “ regione canaglia” della sanità italiana, oggi le cose sono diverse: la strada dei modelli organizzativi almeno è stata avviata e io mi aspetto che ci sia molta determinazione nel raggiungere gli obiettivi, che sono alla portata”.

 

Mentre l’auto corre verso Roma, il tempo per rimanere incantata di fronte allo spettacolo unico della prima neve sul Pollino e per ammirare la florida agricoltura della Piana di Sibari. “Sono questi i fattori sui quali puntare per uno sviluppo della regione sul piano economico e sociale, tenendo presente che proprio il settore agroalimentare in questo anno è cresciuto del 40%” –ha concluso il Ministro, scortata per tutta la giornata dal sottosegretario allo sviluppo Economico Tonino Gentile-. La giornata finisce, ma la notte politica no, in queste ore cruciali nelle quali si stanno affinando gli accordi e le alleanze in vista delle prossime politiche, quello che appare certo è la direzione della Lorenzin e di Gentile, verso Roma ma anche insieme verso il centrosinistra.